Regia di Daniel Espinosa vedi scheda film
Ennesima pellicola sul mostro di Rostov, ci ficca a forza anche una singolare relazione sentimentale tra i due protagonisti e una malriuscita denuncia della soffocante atmosfera in cui erano costretti a vivere i cittadini sovietici negli ultimi anni dell'era di Stalin (peccato che i delitti del mostro avvennero tra il 1978 e il 1990, chissà perché ambientarlo nell'epoca brezneviana non andava bene). E così, volendo narrare troppe vicende insieme (quella poliziesca, quella politica, quella d'amore), alla fine le racconta tutte male: l'indagine procede a sbalzi senza che si capiscano i passaggi logici che ne consentono lo sviluppo; Noomi Rapace, maestra sospettata di sentimenti antisovietici, si è fatta sposare dall'agente dell'MGB (antenato del KGB) Tom Hardy solo per evitare l'arresto e il gulag, ma poi si innamora di lui; e i servizi segreti sovietici vengono dipinti in maniera dozzinale e stereotipata (ma soprattutto risultano completamente superflui nell'economia della storia).
In questo indigesto minestrone, il povero Paddy Considine, che interpreta il mostro, ha un ruolo abbastanza marginale: tutta l'attenzione è focalizzata sulle imprese supereroistiche dei due protagonisti, che riescono a uccidere un informatore dell'MGB, vengono arrestati (ma lasciati insieme, errore che i servizi sovietici non avrebbero mai commesso), durante il viaggio in treno con altri prigionieri riescono a sopraffare dei criminali comuni incaricati dalle guardie di farli fuori, evadono con successo e, benché braccati da tutto l'MGB, vanno a Rostov, si introducono nella fabbrica dove pensano lavori il mostro, sequestrano il direttore del personale, identificano il mostro, lo inseguono e infine riescono ad ucciderlo, venendo pure riabilitati (nel frattempo Stalin è morto).
Dal momento che, però, secondo i dettami ideologici del regime nell'URSS non ci possono essere assassini seriali, le turbe del mostro vengono attribuite alle torture subite durante la guerra, quand'era caduto prigioniero dei nazisti (altra forzatura storica, in realtà il vero mostro era nato nel 1936).
In conclusione, un film veramente brutto. In Russia è stato bandito perché ritenuto gratuitamente antisovietico: benché io sia per principio contrario alla censura, in questo caso possiamo dire che non si sono persi niente...
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