Espandi menu
cerca
Nessuno mi pettina bene come il vento

Regia di Peter Del Monte vedi scheda film

Recensioni

L'autore

OGM

OGM

Iscritto dal 7 maggio 2008 Vai al suo profilo
  • Seguaci 205
  • Post 123
  • Recensioni 3128
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Nessuno mi pettina bene come il vento

di OGM
7 stelle

Buonasera. Sta per calare la notte, ed è quello l’istante in cui magari si può cambiare, si può scappare, si può dire no a tutto ciò da cui veniamo. Anna Kuliscioff era una ragazza benestante, ma è partita dalla Russia zarista per unirsi ai movimenti rivoluzionari italiani. Gea è una bambina appartenente ad una famiglia allargata, che decide di correre via, verso l’ignoto, accompagnandosi al primo sconosciuto che passa. Arianna è una donna sola: scrive, legge, sta chiusa in casa, ed uscire, per lei, significa sfidare le sue paure, la sua diffidenza verso il mondo. Yuri è il figlio adolescente di un’immigrata dell’Europa orientale, che per mantenerlo  ha rinunciato a tutto, anche alla  propria dignità.  Ci sono luoghi semideserti,  che sembrano vanamente affacciati sull’infinito. Una cittadina balneare d’inverno è come il niente che, secondo il vecchio skipper, ognuno di noi si porta dentro: un vuoto pieno di fantasmi che si sono fatti la tana. In questo rifugio provvisorio di anime perse, anche trovarsi, per puro caso, sembra non poter essere il punto di partenza di nulla, se non di una nuova storia di frustranti incomprensioni. L’incontro produce intrusioni inattese, mutamenti che sono soltanto fonti di ulteriori interrogativi: conoscendosi, si moltiplica il senso di reciproca estraneità, insieme alla sensazione che nessun legame sia definitivo, perché il mistero è distanza, è penombra, è un annuncio  di provvisorietà. La coincidenza mette insieme le cose e le persone, e produce magari combinazioni inspiegabili, sbagliate, inutili: eppure si può cercare di utilizzarle per darsi momentaneamente una direzione. Una macchia d’umidità compare improvvisamente su una parete, in un punto in cui non passano tubi. Una superficie bianca si tinge di colori  inconsueti: è un’occasione per chiamare in aiuto Paco, con il quale tutto è finito da tempo, ma che non è veramente un ex, benché sia comunque troppo tardi per poter riaprire il discorso. Arianna continua a scavare, con la mente e con il cuore, dentro i sentieri delle speranze tradite, a cui non si crede più, che sono state travolte dalla realtà, eppure suggeriscono ancora un modo residuo di sognare: abbandonandosi ad un abbraccio vero, con uomo in carne ed ossa,  oppure stringendosi ad un immaginario principe azzurro. Concretezza ed astrazione, in questi cenni d’amore, sono  ugualmente sfuggenti, manifestazioni  del disagio di chi, nell’intimità, percepisce solamente il rimbombo della propria inadeguatezza, la conferma di una bocciatura sociale ed affettiva: un’unica, grande certezza di cui, là fuori, ci si fa rabbiosamente scudo. Questo racconto si muove lento, senza slancio, come per dimostrare quanto sia difficile andare avanti, quando non si sa camminare, perché si è stati per troppo tempo abituati a tenere duro, stando fermi sulle proprie posizioni. Arianna, Gea, Yuri annaspano intorno a sé, nell’illusione di muoversi dove non c’è spazio. Le onde del mare ti riportano sempre indietro, verso la riva. La corsa di un surfista è un brevissimo viaggio di solo ritorno. Ma forse, socchiudendo gli occhi, si può fare finta che quella fine, arrivata troppo presto, non coincida con il solito inizio di sempre.  

 

Laura Morante, Denisa Andreea Savin

Nessuno mi pettina bene come il vento (2014): Laura Morante, Denisa Andreea Savin

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati