La recensione su Maze Runner - Il labirinto

di Znk

6 stelle

Buio. Il buio più totale.

Il nostro protagonista è avvolto da un buio soffocante.

Non sa perché si trovi circondato dall'oscurità, non si ricorda il suo nome e non ricorda neanche il suo passato.

Ha solo la consapevolezza di trovarsi in un luogo stretto che sale...

Questo è l'inizio di MAZE RUNNER - IL LABIRINTO, film tratto dal libro omonimo scritto da James Dashner, il quale ha curato anche la sceneggiatura del film stesso.

Ennesimo film ambientato in un futuro distopico e con protagonisti dei ragazzi, colti nel periodo di passaggio fra l'adolescenza e l'età adulta. Tutto già visto quindi.

L'unica novità, e personalmente ne sono molto felice, risiede nel fatto di non aver complicato ulteriormente la pellicola con una storia d'amore fra i due protagonisti (interpretati da Dylan O'Brien e Kaya Scodelario). Una storia d'amore che sicuramente avverrà nei sequel, ma che, per il momento, non mi preoccupa.

Alla regia troviamo l'esordiente Wes Ball, che, nonostante la sua inesperienza riesce a confezionare un prodotto di discreta fattura.

Questo buon risultato finale, secondo me, sta nel fatto di non aver utilizzato eccessivamente gli effetti digitali, nonostante siano presenti nella parte finale della pellicola.

Wes Ball, quindi, si è dimostrato un regista validissimo nella trasposizione cinematografica del primo romanzo della trilogia, contro le aspettative di molti.

Il film di per sè non ha errori, se non qualche punto morto, seminato all'interno della pellicola, qualche piccolo difetto di sceneggiatura e un finale troppo frettoloso.

Tuttavia è un film che non aggiunge e non toglie nulla a questo genere cinematografico, che secondo me trova i massimi esponenti in HUNGER GAMES e in DIVERGENT.

Per concludere: Il film è un ottimo prodotto d'intrattemimento, con degli ottimi attori, nonostante la loro giovane età, e che, personalmente, mi lascia ben sperare per il sequel...cosa molto rara al giorno d'oggi.