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Open Windows

Regia di Nacho Vigalondo vedi scheda film

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harrygoldfarb

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La recensione su Open Windows

di harrygoldfarb
4 stelle

Open Windows (2014): Teaser originale

 

Nick, ragazzo timido, vince un concorso online che gli permetterà di incontrare e cenare con la sua attrice preferita. Durante l'attesa verrà contattato da un uomo che si spaccia per un membro dello staff che gli comunica che la serata prevista è stata cancellata, ed in laternativa gli permetterà di poter spiare l'attrice per tutta la notte. Quando Nick si renderà conto di essere una pedina di un gioco molto più complesso e pericoloso sarà troppo tardi.

 

Sasha Grey

Open Windows (2014): Sasha Grey

 

La trama, che non brilla certo per originalità, riesce a trovare dei risvolti interessanti durante lo svolgimento della storia perchè ci si rende conto che l'intero film è girato su di un desktop: tra webcam, videochiamate e telecamere nascoste, ogni angolazione viene ripresa e registrata su un desktop di un portatile. La versione 2.0 delle videocamere amatoriali di "The Blair witch project" e figli ("Rec", "Cloverfield" ad esempio) sembra funzionare solo parzialmente, risultando tuttavia un esperimento interessante che in futuro sicuramente troverà sempre più pionieri del genere. Nell'era dei sex tape su internet, degli smartphone, dei selfie, dei followers, "Open Windows" riesce ad essere plausibile, concependo una maschera virtuale dietro cui si nasconde una maschera reale. Ovviamente la tematica, ed i possibili risvolti etico-morali che ne derivano in maniera automatica, rendono il compito di Nacho Vigalondo alla regia davvero arduo. Riuscire a coniugare il ritmo di un buon thriller, uno stile mai realizzato per un'intera pellicola, ed una tematica talmente grande da essere minata da trappole di retorica e banalità, diventa davvero impresa impossibile, e forse più adatta a registi più navigati. Nacho Vigalondo ad onor del vero ci aveva già provato, perlomeno a livello tematico, con il deludente "V/H/S: Viral" e questa volta sembra apparire già più maturo. Da una parte infatti il thriller in sè per sè funziona, crea una giusta dose di ansia e riesce ad intrattenere per tutta la sua durata, seppur non sia privo di sbavature, forzature ed incoerenza in tanti momenti. Infatti, se esaminato più attentamente, superando quindi l'angoscia che il thriller può generare, ci si rende conto che la pellicola è piena di buchi che non possono essere colmati solo dal colpo di scena di turno, ma dovrebbero essere riempiti da una sceneggiatura all'altezza. Inoltre l'implausibilità di alcune situazioni rendono meno credibile l'intera storia e di certo alcune scelte sbagliate (perchè parlare del più grande hacker criminale della storia quando poteva essere benissimo trattato come un criminale più credibile e "umano"?) non fanno che distruggere ogni labile possibilità di intraprendere con lo spettatore un processo di crescita e riflessione sulle tematiche di cui sopra.

 

Elijah Wood

Open Windows (2014): Elijah Wood

 

 

Elijah Wood ormai non riesce a liberarsi dall'essere considerato da tutti Frodo Baggins, e film non all'altezza del suo talento, come "Il ricatto" soprattutto o "Maniac" anche, non fanno che alimentare questa sensazione. Dal canto suo Sasha Gray, ex pornodiva diventata un fenomeno del web catturando l'attenzione di hollywood, non riesce ad essere credibile fino in fondo, come invece fece con "The Girlfriend Experience" di Steven Soderbergh, risultando troppo spesso incatenata ad una sceneggiatura minimal che la rendono un personaggio quasi ininfluente nonostante sia la chiave del film intero. Il suo personaggio richiedeva necessariamente più mordente e più presenza, e doveva essere fondamentale non solo perchè la trama gira attorno a lei. "Open Windows" è un film che parte da un'idea interessante, che sin da subito entra nel mood giusto, ma che pian piano si perde senza più riuscendo a trovare il bandolo della matassa e a quel punto decide di esagerare, forzare ed esasperare. E' un film di cui va apprezzato l'esperimento e lo sforzo, soprattutto va apprezzata la genuinità di Vigalondo che probabilmente era consapevole di non poter girare una pellicola impegnata ed impegnativa e vira verso l'azione e l'adrenalina, tuttavia ci si poteva aspettare di certo di più, ma la certezza, a fine film, è che vedremo diversi altri film realizzati allo stesso modo. Dopo il corto "Le velò" ed il film horror "Hooked up", girati interamente con l'iphone, e dopo il cortometraggio capolavoro "Noah" girato sul desktop di un Mac, è toccato a "Open Windows". Quale sarà il prossimo?

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