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Il tunnel sotto il mondo

Regia di Luigi Cozzi vedi scheda film

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La recensione su Il tunnel sotto il mondo

di mmciak
6 stelle

"Il Tunnel sotto il mondo" diretto nel 1969
da Luigi Cozzi,devo dire che è interessante.

La storia si svolge a Milano nel giorno 32 di luglio,
un giorno che non esiste,e il protagonista è costretto a
ripetere in continuazione la stessa esperienza.

Questa esperienza consiste nel suo omicidio
in pieno giorno nella piazza del paese scatenando
una ridda di voci, di sensazioni, di visioni.

Il Film è un prodotto indipendente e rappresenta
l'esordio dell'assistente e allievo di Dario Argento
Luigi Cozzi,e si basa all'omonimo racconto di Frederik Pohl
del 1955,e crea una pellicola come andava realizzarli all'epoca,
perciò visionario e sperimentale,tipo quelli che facevano
in Inghilterra dove si respirava un aria rivoluzionaria e
Underground,e questo si colloca in quei generi.

Allora il regista inizialmente ci fa vedere un killer che prende
un fucile che dall'alto uccide una persona,che poi alla fine
si sveglia dal sonno,e quando esce lo intervistano
per il suo carattere e della sua vita privata.

Quello che è interessante che alla fine dopo
che si vede ripetutamente la stessa scena
dell'omicidio il regista decide di dividerlo
in capitoli e di creare un vero spaccato d'epoca,
con proprio figure vere che camminano per strada
come montaggio e di descrivere diverse situazioni
strane come ad esempio i babbi Natale che sparano.

Ma da molto importanza dell'orologio e del tempo
che passa e qual'è il senso della vita e per come
l'umanità è costretta ad estinguersi per i suoi errori,
e riesce anche a essere attuale per l'arrivo dell'era
del computer e della corruzione in Italia.

Nel Cast figurano:
Alberto Moro, Bruno Salviero, Pietro Rosati, Lello Maraniello,
Anna Mantovani e lo stesso Luigi Cozzi.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
il montaggio dello stesso Cozzi,
la Fotografia di Piergiorgio Pozzi
e le tese musiche di Claudio Calzolari.

In conclusione un Film medio dove
però per l'idea a mio parere il Film è troppo
lungo e andava bene per un cortometraggio
perché i minuti sembrano infiniti e il montaggio
alla lunga stanca per il bombardamento di
immagini,anche se il messaggio che manda è
profondo e ambizioso,per una satira sul consumismo e
il fatto che gli italiani non vedono
una realtà dove il paese si sta disgregando.

Il mio voto: 5,5.

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