La recensione su Song 'e Napule

di champagne1

7 stelle

Paco Stillo è un napoletano atipico. Sì, è vero: ha chiesto al Questore di essere assunto in Polizia grazie alla raccomandazione del potente assessore Puglisi, ma solo perché la mamma ha tanto insistito. Fosse per lui, vivrebbe di musica. Classica, si intende.

E invece l'assunzione in Polizia lo mette in condizioni di potersi infiltrare, proprio grazie alla sue conoscenze musicali, in una situazione che lo porterà a contatto con uno dei boss della camorra più ricercati e crudeli ...

Ha ragione il titolo: tutta un'altra commedia!

C'è qualcosa di fresco e spumeggiante in questa opera dei fratelloni che, messi da parte fantascienza ed horror, aggiornano il poliziottesco rinvigorendolo con un delicato tocco di commedia dal sapore neo-melodico. Neo-melodico per modo di dire ovviamente, visto che le musiche sono state composte nietemeno che da Peppe Servillo degli Avion Travel (che inoltre partecipa in un cameo finale).

Il gioco di scherzare su Napoli, partendo dalla difficoltà di fare una raccolta differenziata come si deve fino alle tragiche conseguenze del rispetto del codice della strada, si estende poi al tema della camorra presentato come un dato scontato e praticamente assodato della vita quotidiana.

Ma non c'è un intento né di denuncia né di sorpresa: solo una constatazione di convivenza probabilmente immodificabile.

Accanto alla maschera del sempre efficace Carlo Buccirosso, si nota il personaggio di Lollolove, il neomelodico che nella zona fa spasimare migliaia di mamme e figlie, ben interpretato da Giampaolo Morelli, mentre i fratelloni riescono bene a illustrare le dimensioni della notorietà locale ma entusiastica che a Napoli si riserva a questi personaggi.

Insomma, un film che introduce nella città più controversa di Italia, permettendo allo spettatore di farsene un'idea realistica e palpitante, mentre la vicenda si sviluppa in una trama di base e tanti rivoli secondari, tutti però a loro modo gradevoli e interessanti.