Regia di Alexander Payne vedi scheda film
E' sempre difficile scrivere una recensione di un film dopo che lo stesso è passato sotto l'esame di Spopola....lui i film li viviseziona, indaga, smembra con grandissima capacità di analisi e qui colgo l'occasione per complimentarmi. Quindi mi limiterò a scrivere, come sempre, due righe di getto, emotive e sostanzialmente aderenti a come intendo io il cinema: deve muovermi, eccitarmi qualcosa dentro. Nebraska lo fa egregiamente, dapprima con un b/n spettacolare, nitido, accurato, a mio parere di una bellezza accecante (mi sovviene solo Ida di tale livello). Descritto il "veicolo del messaggio filmico" mi soffermo brevemente sui contenuti. E' un viaggio tenerissimo, caparbio e cocciuto (forse l'ultimo viaggio) del protagonista alla caccia della sua ultima illusione; è il viaggio del pazientissimo figlio accanto ad un padre del quale ignorava tanta parte del suo passato che ora ha l'occasione di conoscere. Il tutto in uno scenario di sociale ruralità americana che viene efficacemente restituito allo spettatore. Ci sono ricordi, rimpianti, rimorsi e un rapporto che esce rafforzato prima di quello che sarà il prevedibile epilogo di una naturale separazione. Interpretazione del protagonista notevolissima.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta