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Noi non siamo come James Bond

Regia di Mario Balsamo vedi scheda film

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La recensione su Noi non siamo come James Bond

di mm40
6 stelle

Due amici sulla cinquantina, entrambi reduci da lunghe battaglie vinte contro gravi malattie, decidono di chiedere quale sia il segreto dell'immortalità all'unica persona che, a quanto ne sanno, l'abbia mai raggiunta: Sean Connery, l'eterno James Bond. Raggiungerlo non sarà affatto facile, ma ciò che più conta è, naturalmente, la sfida e il suo percorso.

 

Realizzare un documentario autobiografico, se non si è un personaggio celeberrimo, è fondamentalmente un'impresa in sicura perdita; ancora peggio è realizzarne uno sull'estenuante battaglia contro una malattia che sa di condanna e sull'amore infinito per la vita che segue la vittoria di tale battaglia. Mario Balsamo, regista poco noto al grande pubblico, riesce con questo Noi non siamo James Bond a parlare non solo di sè, ma anche della sua sfida vittoriosa al cancro, affiancando la sua storia a quella dell'amico Guido Gabrielli, sopravvissuto alla leucemia. In un'ora di racconto serrato i due alternano le loro esperienze a una trama semiseria, ma in fin dei conti esistenzialmente profonda: se è vero che James Bond è immortale, dicono Mario e Guido, allora Sean Connery certamente conosce il segreto della vita eterna. Fin dall'inizio è palese che la sfida - rintracciare un attore famosissimo e ritiratosi dalle scene da anni - avrà esito negativo, ma i due continuano a provarci lo stesso, coinvolgendo l'ex bond girl Daniela Bianchi (anch'essa lontana dal cinema da parecchio tempo) e telefonando ripetutamente al management di Connery. Finchè non riusciranno veramente a mettersi in contatto con lui. Se è vero che la vita in sè è una missione impossibile, che insomma l'immortalità è proprio come 007: solo un mito, non è altrettanto scontato che si debba dare per perduta una battaglia per quanto ardua e dolorosa essa sia: il messaggio di questo film è lampante e di una positività tutt'altro che banale, lontana da qualsiasi facile retorica e lo spirito goliardico di Balsamo e Gabrielli, la maniera in cui entrambi amano prendersi in giro, è la chiara esemplificazione dell'atteggiamento morale e psicologico che un essere umano dovrebbe abbracciare affrontando le battaglie più complicate della sua esistenza. Un'ora scarsa di durata; premiato al Festival di Torino. 6/10.

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