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Dementia

Regia di John Parker vedi scheda film

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La recensione su Dementia

di alan smithee
8 stelle

locandina

Dementia (1955): locandina

Il sonno tormentato di una giovane donna devastata dagli incubi viene interrotto e la ragazza, ritrovatasi in una camera d'albergo senza ricordare nulla, si avventura tra l'oscurità di una metropoli minacciosa e piena di insidie che la spinge ad armarsi di un coltello.

Mentre un vento forte le spinge sempre addosso uno stralcio di giornale in cui campeggia la notizia di un accoltellatore in azione per le vie cittadine, la giovane finisce per imbattersi in una serie senza fine di personaggi terribili: poliziotti corrotti, ricchi e pingui uomini vogliosi di sesso, ubriachi e malavitosi, che la costringono ad una fuga che la vedrà doversi districare tra vicoli malfamati, cimiteri inquietanti, coinvolta suo malgrado entro situazioni sempre più pericolose e senza via di scampo.

Rifugiatasi in un Jazz Club ove pare circondata da persone vagamente più rassicuranti, la ragazza finirà per risvegliarsi nuovamente nella sua stanza d'albergo, non si sa se realmente o in modo ingannevole come la volta precedente, nella speranza che si sia trattato solo di un brutto sogno da cercare di non ripetere.

Adrienne Barrett

Dementia (1955): Adrienne Barrett

La pellicola, travagliata da molte problematiche inerenti la censura, che ne ha reso cestinabili le scene più crude e impressionanti, Dementia è un mediometraggio di John Parker non molto conosciuto, ma di qualità eccelsa, che ha la caratteristica principale di riuscire mirabilmente a coniugare un mix di generi differenti.

Le situazioni horror si dipanano entro un contesto tipicamente noir, ma la caratteristica ancora più singolare dell'opera è il fatto di essere concepita con sonoro ma senza dialoghi, alla maniera dei film espressionisti dei pionieri del cinema dei primi anni '20 del '900.

Questa sorta di eccentrico esperimento si rivela davvero molto suggestivo e riuscito per come riesce a rivelarsi inquietante e magistrale nel modo in cui sono concepite certe scene.

Tra queste l'onda che insegue e travolge la protagonista, visibile ad inizio e fine film, riesce davvero a comunicare allo spettatore la sensazione sgradevole della protagonista di venir travolta da una serie di avvenimenti che non le consentono più di discernere cosa è reale, e cosa appartiene al mondo cupo degli incubi ad occhi aperti.

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