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Prima comunione

Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film

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La recensione su Prima comunione

di mm40
4 stelle

Prima comunione è un ritratto della sua epoca solamente in maniera involontaria: ciò che esplicitamente racconta è facilmente inquadrabile nei canoni di una commediola di costume blanda e incline ai facili sentimenti (la mano di Zavattini, co-sceneggiatore con il regista, è evidentissima), mentre ciò che traspare fra le righe è già di maggiore interesse. Nei dettagli, si parla di un'Italia tutta casa, lavoro e famiglia, fresca reduce da un conflitto che l'ha gambizzata materialmente e moralmente, desiderosa di emanciparsi dalle brutalità (non solo) psicologiche dello squallore fascista e di ricostruire tutto e meglio di prima. Ecco perchè il protagonista Carlo Carloni (nome che già dichiara la vena comica di base) si affanna così tanto per ottenere qualcosa di fondamentalmente esteriore e di mediocre utilità pratica come un vestitino per la prima comunione della figlia: perchè i figli, il futuro, sono tutto per questa Italia, che in realtà sta segretamente fagocitando proprio le vite - cioè il futuro, appunto - dei suoi figli appena appena dietro la rassicurante e commovente facciata descritta in questa pellicola (inutile spiegare qui e ora cosa successe alla nascita della Repubblica e del nuovo Stato: spartizione politica delle cariche, giogo della Chiesa, nepotismo come unico criterio meritocratico e di conseguenza una nuova - ma neppure tanto - casta al potere, che vi rimarrà fino alla propria morte, distruggendo in tale modo il Paese e l'avvenire delle prossime generazioni). E' insomma un ritratto triste e angosciante dell'Italia, pur non per sua volontà, quello che affiora da questo Prima comunione; ma non essendo un trattato sociologico, il film si può godere (entro ragionevoli limiti) come il semplice raccontino di buoni sentimenti e lieti fini (non solo tutto si conclude bene, ma non ci sono neppure personaggi cattivi: tutti hanno intenzioni positive) che pretenderebbe di essere. Sbrigliare Zavattini, purtroppo, può portare a certi eccessi zuccherosi che generano più inconvenienti che piacevoli risultati; Fabrizi è talmente in parte che la storia gli sembra costruita addosso. Al suo fianco, fra gli altri, Enrico Viarisio, Gaby Morlay, Lauro Gazzolo, Dante Maggio, Silvio Bagolini. Ben assestato il commento sonoro di Alessandro Cicognini. 5,5/10.

Sulla trama

Carlo Carloni, commerciante benestante, deve trovare al più presto un vestitino bianco per la figlia che sta per fare la prima comunione. L'uomo sottovaluta l'impresa...

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