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Prima comunione

Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Prima comunione

di zombi
10 stelle

capolavoro personale. una commedia che sprofonda in una drammaticissima scena familiare, per poi risollevarsi in una imperfetta serenità. il commendatore carloni si è fatto da solo. ha una pasticceria e conduce una vita agiata in un palazzo di persone facoltose guastato solo da una familia di pezzenti che il commendatore non vede l'ora di far cacciare per poter allargare il proprio spazio vitale. siamo a pasqua e annetta la figliola, deve fare la prima comunione. la voce fuori campo di alberto sordi ci dice che siamo tutti più buoni, ma nel contempo ci illustra le bassezze di questo uomo perennemente alla ricerca del soddisfacimento personale a discapito di quello altrui. carloni è preso come un paradigma. la mattina della prima comunione cominciata ottimamente col solito sogno sulla vicina procace e ammiccante agli sguardi del borghesotto arricchito, comincia storta già da quando uno dei suoi lavoranti gli porta la macchin nuova e suona il clacson a tutto spiano anche per avvisare il microcosmo palazzinaro del nuovo costoso acquisto. ma non farà che andargli sempre più storta accanendosi in maniera sempre più meschina e crudele contro la moglie. la maschera creata da blasetti con zavattini e fabrizi è si aggira per la città alla ricerca del candido e virginale vestitino della bimba come un templare si aggira alla ricerca del sacro graal. sempre più nei meandri della disperata idea paranoica di essere al centro di un complotto, ordito perchè no dalla remissiva e rassegnata moglie con la sua strampalata idea di far confezionare l'abitino da una sartina di brogata, carloni affronta e si scontra con varia umanità, sognando ad occhi aperti che chiunque nel pieno potere delle proprie mansioni si adoperi per far riavere il maltolto all'infelice infanta. in un disperato tentativo di porre rimedio al "furto" dell'abito da parte di un perfido zoppo nelle cui mani, carloni stesso aveva rimesso la confezione per andare a litigare con un passeggero dell'autobus, anche l'oggetto del desiderio di carloni si presta donando un abito dismesso. ma tutto sembra naufragare verso un titanico disastro, tanto che in una superba scena drammatico sino alle lacrime(dello spettatore in particolar modo), carloni vomito addosso alla moglie tutta la propria acredine maturata fino a quel momento. gestita perfettamente dal cast tutto(artistico e non)si crea una svolta inaspettatamente drammatica all'interno di un impianto da commedia spiazzante. tutto si sistemerà, perchè come ci ricorda la canzoncina che accompagna la pellicola, siamo tutti buoni o più buoni, a pasqua, e il ritorno alla felice cornice familiare dalla quale la vamp si ritira accortamente, suona come le campane a festa, anche se dal giorno dopo certi sogni licenziosi si rifaranno velocemente strada. interpretazione monstre da parte di uno strepitoso aldo fabrizi, perfettamente supportato da una perfetta gaby morlay e dai caratteristi tutti. 

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