Regia di Agnès Jaoui vedi scheda film
Scorci di vita come ce ne sono in tutte le città, in tutte le famiglie.
A guidare la trama è la passione di Laura per il principe Azzurro, vagheggiato anche nei sogni, salvo poi scoprire che il principe ti può sedurre ma anche abbandonare. E poi ci sono Sandro, che decide di sacrificare un'amicizia per il successo professionale, o il misantropo Pierre, che ossessionato da una vecchia profezia sulla sua data di morte, prova a rivedere le basi delle sue regole di vita. E la madre di Laura, che ha 62 anni, ma sembra sua sorella, grazie ai ritocchi di chirurgia plastica per paura delle rughe, novella matrigna che usa come specchio il ricco marito, pronto a ricordarle quanto sia bella.
Agnes Jaoui dirige un film volutamente frammentato, assolutamente afinalistico, spesso anche involuto. Un po' si comporta come il personaggio che interpreta da attrice, Marianne, maestra d'asilo attentissima coi suoi bimbi ma assolutamente indifferente con la figlia adolescente la quale, dopo la separazione dei genitori, cerca uno scudo nella fede e sviluppa un prurito psico-somatico.
La regista e il personaggio mostrano entrambe uno zelo poco produttivo, a volte sconclusionato: sarà paura di andare al cuore del problema (quanto siamo disposti a metterci in discussione in una relazione?) o la leggerezza di chi guarda dall'alto e sorride amabilmente delle vicende umane?
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