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The Counselor - Il procuratore

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Counselor - Il procuratore

di ValeDik
8 stelle

[Sei uno di quelli che non c'ha capito nulla della trama ed è interassato solo a quella? Salta alla fine dell'opinione per dare una risposta a tutti i tuoi WTF!]

Sarà che vediamo sempre più serie televisive, ma va constatato che ormai tra il grande pubblico c'è una vera e propria ossessione per la trama, per quello che è diventato (almeno sul piccolo schermo) un lavoro ingegneristico da veri professionisti, abili a edificare imponenti strutture fatte di intrecci, rimandi, collegamenti causa-effetto, spesso anche fini a sé stessi, ma che appagano -sembrerebbe- tutti. La cosa ci sta sfuggendo di mano: la trama sta sempre più esondando dai suoi argini, divenendo da semplice pretesto a soggetto dell'opera stessa. Se non è articolata, complessa, portata avanti a ritmi sincopati, il film "è lento", "non ha senso" e "non parla di niente". 

The Counselor rappresenta il primo esperimento del celebre scrittore americano Cormac McCarthy nei panni di sceneggiatore, dopo aver messo in prestito le sue opere per far scrivere (da altri) The Road di John Hillcoat e Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen. La forma cambia, ma la penna da romanziere non si smentisce: più che un film, The Counselor è infatti un altro suo romanzo: i tempi e i dialoghi scelti per questo film lo confermano. Il risultato? "Il film è lento, ha dialoghi surreali e filosofeggianti e una trama senza capo ne cosa" (riassunto conciso dei commenti in sala post-visione). Come dargli torto, son punti di vista, forse condizionati dalla contemporaneità del cinema (vedi intro), ma sicuramente lebittimi.

Il filo che collega le vicissitudini dei 5 protagonisti di The Counselor McCarthy ce lo fa solo intravedere, è semmai compito dello spettatore andarselo a ricercare, se proprio vuole, andando a collegare una scena con l'altra (dopo questo sporco lavoro lo faremo). A McCarthy interessa tutt'altro: The Counselor non parla di un affare di droga andato a malema di avidità di denaro, bramosie di sesso e volontà di potenza. Perché, come si dice nel film, i protagonisti li conosciamo solo se sappiamo cosa vogliono: l'avvocato (un convincente Fassbender, cha ha spazio per esprimersi solo verso il finale) vuole sancire nel lusso il matrimonio con Laura (Penelope Cruz, abbastanza sprecata qui), che a sua volta non vede l'ora di trovarsi, come nella prima scena del film, sotto le coperte col fidanzato (non prima di aver confessato tutti i sui peccati al prete); Westray (Brad Pitt, sempre simpatico e bello) è drogato di donne, mentre Reiner (Javier Bardem, in un ruolo perfetto) è drogato di Malkina (Cameron Diaz, che stupisce e fa sperare in un futuro in salita per la sua carriera), la femme fatale che tanto l'eccita quanto lo terrorizza.

McCarthy riempie il film dei suoi classici aneddoti nichilistici e stravaganti, che Ridley Scott è abile ad intercettare e stampare sulla pellicola: la stravagante impresa ginecologica di Malkina che si scopa (letteralmente) la Ferrari gialla di un Reiner incredulo; la decapitazione di un motociclista con un filo da pesca teso a mezz'aria sopra la strada; il diabolico "bolito", un cappio meccanico che si stringe ad ingranaggio automatico; un barile con un uomo sciolto nell'acido che il cartello fa circolare da un capo all'altro della rotta della droga giusto da "avvertimento"; le strade più pericolose del mondo, quelle del Juarez in Messico, dove "la morte non vale nulla" e le violenze sessuali sono all'ordine del giorno (magari allegate al DVD con la ripresa dell'evento...).

E la lettura di questo romanzo appaga, sempre se non si era aperto il libro pensando fosse un giallo o l'ultimo thriller di Ken Follett (e certo la copertina non aiutava!), o se l'unica rima di violenza conosciuta è Tarantino.

Sulla trama

... Ah sì. Dimenticavo: la trama! Agli insaziabili divoratori di trame, che questa volta però, forse storditi o assonnati dagli eventi del film, non sono riusciti a coglierla appieno, ecco un veloce riassuntino:

Il centro della trama è una coincidenza (il che già fa storcere il naso ai puristi della sceneggiatura che vogliono solo ingranaggi perfettamente oleati).
Un avvocato è in cerca di cash per il suo matrimonio con la bella Laura, si affida così ad un gestore di locali, Reiner, che a tempo perso traffica droga tra il confine con il Messico, aiutato dal suo socio d'affari e vecchio amico Westray. L'avvocato piazza i soldi dell'investimento (che prevede guadagni del 4000%), i due amici fanno da intermediari col cartello per il finanziamento del viaggio di una grande partita di droga. Questa viene trasportata a bordo di un camion dei rifiuti, che una volta passato il confine viene lasciato in un deposito, pronto per la successiva tappa: per metterlo in moto, giusto per sicurezza, occorre possedere un piccolo dispositivo che si attacca al motore. Questo dispositivo viene quindi passato in mano al secondo corriere, un motociclista, incaricato di trasportare la droga dal deposito a Chicago, dove si trova l'acquirente. Peccato che sulla strada verso il deposito gli viene tagliata la testa da un sicario ingaggiato da Malkina, la fidanzata di Reiner, che dietro alle spalle del compagno trama un insidioso piano. 
Qui arrivano i guai per i nostri tre eroi: per pura coincidenza, il motociclista è il figlio di una cliente dell'avvocato, una donna che si trova in prigione per omocidio e proprio pochi giorni prima aveva incaricato l'avvocato di scarcerare il figlio, messo in cella per eccesso di velocità. Il cartello incolpa subito i tre (l'avvocato, Reiner e Westray) del furto della partita e decide di farli fuori: Reiner viene intercettato vicino la sua villa, Westray scappa a Londra con tutti i suoi averi, mentre all'avvocato viene rapita la compagna. Nel frattempo quelli del cartello riescono a recuperare il camion con la droga, uccidendo gli scagnozzi di Malkina, e concludere la vendita a Chicago. L'avvocato per salvarsi la pelle contatta un collega messicano implicato con la mafia locale, che però non potrà offrirgli scappatoie ad un destino segnato: il cartello gli recapita in hotel un DVD, probabilmente il filmino delle violenze subite da Laura e/o la sua uccisione. 
Westray, volato a Londra con tutta la cassa accumulata in anni di attività criminale, si fa subito sedurre da una bionona londinese, che si scoprirà essere una complice di Malkina, incaricata di estrapolare la password per accedere al conto bancario sul quale Westray ha spostato tutti i suoi averi. Westray viene successivamente ucciso in malo modo con il famoso "bolito". Malkina ha compiuto il suo piano e progetta di partire per la Cina con il bottino. Fine.

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