Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Titolo cult dell'horror anni '80 capace di fondere alla perfezione il cinema senza mezzi termini del regista Tobe Hooper con quello 'per famiglie' del produttore e sceneggiatore Steven Spielberg.
Uno dei titoli cardine dell'horror anni '80 è senz'altro “Poltergeist”, figlio dell'incontro tra il cinema senza mezzi termini di Tobe Hooper (regista) e quello più smaccatamente 'per famiglie' di Steven Spielberg (produttore e sceneggiatore). Tale fusione è alla base di molte delle critiche che il film ha ricevuto e continua a ricevere, si parla infatti di un cinema hooperiano 'snaturato' dall'inequivocabile tocco 'spielbergiano'. Eppure a mio modesto avviso tale 'normalizzazione' del contesto in cui gli eventi narrati hanno luogo, lungi dallo spuntarne le potenzialità, aiuta a rendere ulteriormente tangibili (e quindi spaventose) le demoniache presenze del titolo. Davvero memorabili alcuni passaggi, si pensi ad esempio all'apparizione della chiaroveggente nana e del suo discorso, davvero da pelle d'oca e dimostrazione -l'ennesima- che quando idee e perizia abbondano non servono né splatter a buon mercato né improvvise esplosioni musicali per tenere lo spettatore sulle spine e costringelo a rosicchiarsi le unghie (delle mani e dei piedi...). Al Box Office il film fece faville, chiudendo all'ottavo posto stagionale USA e incassando in giro per il globo la bellezza di 120 milioni a fronte dei miseri 10 investiti per produrlo. Insomma, manna dal cielo per la casa produttrice MGM.
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