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On My Way

Regia di Emmanuelle Bercot vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su On My Way

di alan smithee
6 stelle

"Se ne va"....se ne va per davvero Bettie: bella sessantenne bionda, vedova da decenni, abbandonata dall'amante e con un ristorante da gestire che sta andando a rotoli.
Esce per fare un giro in macchina e distrarsi, ma non riesce più a tornare. Prima alla ricerca di una sigaretta, poi di persone con cui parlare; quindi seguono incontri bizzarri e pure un'avventura sessuale consumata in una camera d'Ibis con uno spavaldo e un po' grezzo trentenne che le dice: "quando stanotte facevo l'amore con te, pensavo a quanto devi essere stata bella un tempo": che finezza, che romanticismo: un poeta insomma.
E via, fino ad cercare un nuovo contatto, una nuova "liaison" con la figlia, di fatto ormai un'estranea; per scoprire di essere anche nonna di un vivace nipote canterino, e per concedersi la chance di un revival di bellezza senile ad una manifestazione nel nord della Francia, lei che fu Miss Bretagna nel '69 e che sdegnò il concorso di Miss Francia. Il film lieve ma a tratti godibile di Emmanuelle Bercot ha il grosso pregio di avvalersi di una donna tenace e intelligente come la Deneuve che possiede l'acutezza strategica di ironizzare e persino sbeffeggiarsi della bellezza che fu, e che ancora certo resta su di un corpo inevitabilmente appesantito ma ancora in grado di suscitare apprezzamento. Un film on the road per una eroina che è sia Thelma che Louise, e che per strada riesce a rattoppare le molte falle di una vita che, per quanto si lotti e si combatta, non sarà mai pienamente come la si desidera. Catherine Deneuve dicevo, non si cura di mostrarsi con le rughe e le smagliature, e quando partecipa al concorso delle ex miss fa di tutto per apparire sottotono, per nascondersi pudicamente tra le altre coetanee tutte sfavillanti di pettinature cotonate a sfidare la gravità: lei che da un cinquantennio è il simbolo della bellezza austera e senza repliche e anche della Francia e della regalità.
Quando la sua protagonista vaga per il primo paese che incontra cercando invano una rivendita di sigarette e trovando invece rifugio presso un vecchietto che le arrotola a fatica una sigaretta artiginale, ecco che l'attrice regale e quasi glaciale, lascia il posto alla naturalezza e alla spontaneità della donna vera che alberga nella sua celebre figura, quella che sa mettersi da parte e ascoltare le storie di vita altrui, rispettando le ordinarie, anonime e legittime vite di chi non è mai potuto o non ha mai voluto salire alla ribalta. Un moderno e realistico road movie costruito su misura per la bellezza e l'intelligenza della più celebre attrice francese da oltre mezzo secolo.

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