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La pistola sepolta

Regia di Russell Rouse vedi scheda film

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La recensione su La pistola sepolta

di zombi
8 stelle

per una volta un titolo italiano molto bello. e tra l'altro anche il film mi è piaciuto assai, così come la sua fulminea durata. un uomo che cerca disperatamente tranquillità e pace dal mondo, ma che non potrà mai avere fino a quando non affronterà i suoi fantasmi. nessuno lo lascerà mai in pace, tanto meno il paesino di 4 anime timorato di dio che non vede di buon occhio un uomo che non è un vero uomo se non lavora la terra o non porta una pistola. l'inizio è stupendo e glenn ford è semplicemente perfetto, persino quando recita con la faccia mezzo nascosta da una spalla. la tensione zampilla dallo schermo e da ogni poro del suo corpo. l'uomo è solo. la moglie ha già deciso che nonostante l'amore che ha per lui, questa sarà l'ultima volta che trasloca. questa volta se non butterà via quel simulacro che è la sua pistola, lei non lo seguirà più. ha deciso che cross creek, per farsi una famiglia, è il posto ideale. persone oneste e timorate di dio, che cascasse il mondo, la domenica devono santificare il signore. ma nelle americhe dei pionieri e degli anni 50 del 900, essere strano non era visto di buon occhio. anche se per strano s'intende taciturno. un uomo che se ne sta per conto suo deve avere qualcosa che non va. se poi non affonda l'aratro virilmente nella terra, violentadola e plasmandola per ricavarne cibo, o non indossa una pistola come prolungamento esterno e visivo del suo potere mascolino. sei malamente tollerato e solo per fare un piacere alla piacente, magra e bella moglie. ma l'eroe non può essere eroe se non ha un riscatto. e riscatto vi sarà. quando il centro verrà preso d'assedio da un arrogante pistolero che si aggira per le americhe a sfidare tutti le più veloci pistole del paese, approfittandone naturalmente per derubare qualche banca, assistiamo ad una scena formidabile. i maschi del microcosmo cross creek, seguiti da prole e genitrici, escono ed entrano dalla chiesa senza sapere come affrontare la minaccia se non pregando. tutto dipende dall'elemento della società che hanno processato e messo in discussione fino a 5 minuti prima. assolto dopo che ha messo la sua pistola nelle mani del parroco, ora con l'arrivo di una minaccia dall'esterno, deve fare quello che è necessario per riportare l'ordine che lui ha destabilizzato. ma grazie agli sceneggiatori e all'attore protagonista, hanno fatto di questo eroe, un uomo vero. non un dio da piedistallo. ricco di ombre e di chiariscuri.

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