Regia di Steve McQueen (I) vedi scheda film
Devo dire che pensavo di trovarmi davanti un altro genere di film o comqunue di impostazione.La storia ambientata nel 1800 tratta del musicista ingannato da conoscenti e poi rivenduto come schiavo e rimasto in balia di padroni depravati o sciocchi per 12 anni.
Pero' pensavo che ci fossero piu' eventi da raccontare,piu episodi particolari.Invece e' un susseguirsi di sofferenze,torture,umiliazioni che il povero Solomon sopporta con fare stoico e distaccato,come se la cosa non lo toccasse.Solo la prima parte e' piu' interessante,con ilprotagonista nero che aiuta e serve con acume e intelligenza un uomo onesto e decoroso.
Poi pero' lo scenario si sofferma solo sulle sevizie e sofferenze varie inferte da un altro padrone, perfido schiavista,interpretato da un fantastico Fassbender che avrebbe meritato un oscar.E' come se il regista ci imponesse questa serie di torture e violenze per farci sentire partecipi e per non sfuggire al senso di vergogna di aver inflitto tanto male a quella razza.
Non so ma qualcosa non quadra,o la lentezza o la ripetizione o la poca analisi psicologica.Un film che poteva e doveva essere piu' incisivo ,piu' coinvolgente.Un film discreto che pero'non decolla e non sorprende mai.
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