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Le spectre rouge

Regia di Segundo de Chomón, Ferdinand Zecca vedi scheda film

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La recensione su Le spectre rouge

di mmciak
6 stelle

"Le spectre rouge" diretto nel 1907
da Segundo de Chomón e Ferdinand Zecca,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia racconta che in una strana
e profonda grotta nelle viscere
della terra c'è un mago
demoniaco con viso scheletrico,corna e capo.

Con un potere riesce a far scomparire
due donne in uno stato di trance facendole
lievitare e scoppiare in fiamme.

E l'inizio di un incontro tra lui e un Mago.

Il Film prodotto da Pathè Frères è diretto dal
mago dei trucchi e allievo del maestro
Georges Méliès,Segundo de Chomón,
ingiustamente dimenticato e che solo
adesso sta avendo la sua visione e nuova
valutazione dei suoi lavori di inizio Novecento,
e io personalmente sto facendo una riscoperta
di questo regista.

Questa volta su un suo soggetto e sceneggiatura
realizza questo corto di 10 minuti circa
in collaborazione con Ferdinand Zecca,
e forse questo apparentemente penalizza
il resto,perché utilizza molto meno
l'ironia che il regista ci mette nei
suoi lavori che ormai sono un "Marchio di fabbrica",
ed è molto misurato.

Questa pellicola sembra molto di più
un occasione per far vedere i nuovi trucchi
e la sovra impressione,infatti fa
avvicinare molte volte il diavolo per far
sbalordire la gente di questo,e devo dire
che lo fa perché per l'epoca sono splendidi,
soprattutto quando il mago quindi produce tre bottiglie
di vetro su pilastri,dove si rivelano tre piccole donne in loro
che una donna batte un tamburello mentre le altre due ballano,
ma resta una dimostrazione.

A mio parere de Chomón con questo lavoro
voleva far vedere come immaginava l'inferno,
perché poi "illustra" la pellicola proprio rossa,
e il demonio lo descrive cattivo.

In conclusione un cortometraggio minore
di Segundo de Chomón che a mio parere
non sfrutta benissimo il suo soggetto,
e ha fatto di meglio negli anni avvenire,
poi certo la camera è fissa ma sorprende
per come sapeva fare i trucchi che sono
sbalorditivi come sempre.

Il mio voto: 6.

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