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Qualcosa striscia nel buio

Regia di Mario Colucci vedi scheda film

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La recensione su Qualcosa striscia nel buio

di alan smithee
5 stelle
ITALIAN TRASH HORROR MADE IN '70
Un temporale procura il cedimento di un piccolo ponte, unico collegamento per la statale che permette di uscire dall'isolamento di quella strada attorno ai boschi. Una coppia in visita ad una amica (Lucia Bosè e Giacomo Rossi Stuart), rimane bloccata assieme ad un'auto in cui due poliziotti stanno trasportando in galera un pericoloso assassino (Farley Granger), mentre in un'altra vettura sopraggiunge un medico con la sua assistente, diretto urgentemente in ospedale per una operazione importante.
L'unica soluzione appare quella di chiedere riparo ed un telefono nella casa più vicina, che viene riconosciuta in un tetro maniero, il cui maggiordomo occupante a malapena si offre di far accedere i sette sventurati viaggiatori.
Si scoprirà che la magione apparteneva ad una stravagante personalità di donna, esperta in cartomanzia e sedute spiritiche. Intraprendendo su insistenza dell'ospite donna, sarà proprio a causa della seduta spiritica che la personalità della persona scomparsa verrà evocata e che inizieranno i guai e le morti violente, oltre al fatto che il pericoloso criminale verrà indotto a liberarsi e ad agire per cercare di dileguarsi.
Per la regia di Mario Colucci, il Ray Calloway del western "Vendetta per vendetta", Qualcosa striscia nel buio è un thriller girato con una certa professionalità, in cui brilla per particolare avvenenza ed erotismo il carisma di Lucia Bosè, alle prese con un personaggio di donna smaliziato e cosciente della propria carica erotica.
Il regista riesce a mantenere un certo carisma, una buona atmosfera da noir a vantaggio di una produzione certamente a basso costo, che tuttavia si può permettere un cast di un certo rilievo, peraltro utilizzato al meglio, attorno al quale primeggia il Farley Granger ancora una volta alle prese con un personaggio ambiguo e dai mille risvolti imprevedibili.
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