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Solo Dio perdona

Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film

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La recensione su Solo Dio perdona

di Corinzio
6 stelle

Solo Dio perdona. Il perdono è una qualità divina e pur essendo alla portata dell'uomo, non viene quasi mai utilizzata. In questo film meno che mai.

La violenza e la vendetta è una spirale che una volta innescata finisce con la totale distruzione dell'avversario come nei combattimenti all'ultimo sangue di Valhalla rising. Ma nel contesto dell'ultimo film di Refn, non è più la natura selvaggia a dominare ma una metropoli irreale, opprimente ed angosciosa nelle splendide rappresentazioni notturne.

Julian è un personaggio che conserva la fissità dello sguardo dell'autista di Drive (d'altronde Goesling non è il massimo dell'espressività), ma è totalmente inerme e passivo agli eventi.

La famiglia invece di un rifugio diventa la condanna per il protagonista con un padre ucciso, un rapporto conflittuale con il fratello maggiore e un altro controverso ai limiti del morboso con una madre dispotica. Quindi ci troviamo di fronte ad un uomo costretto a fronteggiare faide esterne e gestire quelle interne al nucleo familiare. Un uomo segnato dal destino già in partenza.

Le intenzioni erano buone ma l'estetismo estremo e il tono ieratico di tutta la pellicola rischia di soffocare tali buone intenzioni proprio in questo formalismo fin troppo ostentato, causando delle cadute di ritmo enormi. Un non sense le canzoni del poliziotto o almeno così come sono state presentate, senza sottotitoli. E' probabile che siano degli intermezzi o una divisione in parti dello stesso film, magari a dare più spessore al personaggio del poliziotto, però presentate in questa maniera è solo una pausa inutile.

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