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The Lone Ranger

Regia di Gore Verbinski vedi scheda film

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will kane

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Lone Ranger

di will kane
6 stelle

Gli ha fatto strada un battage pubblicitario di una certa imponenza,anche perchè il progetto riunisce astri del box-office come la star Johnny Depp,il regista Gore Verbinski e il produttore Jerry Bruckheimer,ma sembra che la versione filmica delle avventure di Lone Ranger e del fido indiano Tonto non abbiano avuto l'impatto che si pensava:in USA il primo weekend ha sfiorato i trenta milioni di dollari di incassi,che raffrontati al costo,dieci volte tanto,non incoraggia granchè le speranze di recupero della produzione.Personaggio più celebre in America che da noi,Lone Ranger è un eroe seriale che ha avuto serie tv sia live action che animata,serie a fumetti e ora diventa kolossal,in cui la vera stella curiosamente si ritaglia il ruolo della spalla (ma la sceneggiatura in realtà riserva pari spazio ai due personaggi):Verbinski è un abile costruttore di spettacolo,e la miscela western e cinema avventuroso,con un retrogusto umoristico,era una scommessa interessante.Però il filmone non convince pienamente:ha una sequenza d'apertura straordinaria per ritmo e resa visiva,che porta lo spettatore direttamente dentro all'azione,dopo un prologo-cornice che serve a dare una dimensione più epica all'avventura,man mano che avanza la storia si viaggia su stereotipi di vendette incrociate,che per via della tonalità di ironia scelta fa stridere i drammi dei protagonisti,con cattivi particolarmente efferati come il malvagio Butch Cavendish,uno psicopatico antropofago,e le scene d'azione giocano a ripetersi,spesso ambientate su treni in corsa,quando non diventano fin troppo macchinose come nella lunga fase notturna in cui i destini degli eroi sembrano volgere al peggio.Ben fatto tecnicamente,poteva essere l'occasione (probabilmente non a segno per la delusione al botteghino) per il nuovo bello e aitante Armie Hammer per diventare una nuova star hollywoodiana,ma può darsi che sia solo un'occasione rimandata,mentre Depp ormai cura la propria dimensione mascherata e tendente al clownesco giocando di rimessa,stavolta:puntuali i cattivi Tom Wilkinson e William Fitchner,con l'entraineuse Helena Bonham-Carter dotata di gamba d'avorio che diviene mitragliatrice pronta a sfruttare le rare variazioni sul tema che le offre il suo personaggio.

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