Espandi menu
cerca
Warm Bodies

Regia di Jonathan Levine vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mc 5

mc 5

Iscritto dal 9 settembre 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 119
  • Post 1
  • Recensioni 1059
  • Playlist 57
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Warm Bodies

di mc 5
8 stelle

Nei miei ormai numerosi anni di frequentazione di sale cinematografiche mi è capitato più d'una volta di incassare sorprese inaspettate. Quando ci si affida esclusivamente al proprio intuito, può accadere. E infatti quando scelgo le mie visioni cerco di documentarmi, anche se talvolta il fattore pregiudiziale fa capolino con prepotenza. E "Warm bodies" ne è un caso lampante. Consentitemi però di invocare delle attenuanti, che possiamo sintetizzare sotto la voce "Twilight", la mefitica saga che ha fatto danni incalcolabili presso il (buon) gusto popolare. L'epopea dei vampirelli tristi e scimuniti è a mio avviso una sciagura sotto ogni profilo, da quello narrativo di sceneggiatura a quello di una mediocre recitazione. Ma siccome la saga in questione si è rivelata per i produttori un affare epocale, naturale che in un'ottica industriale qualcuno avrebbe provveduto a sfruttarne le caratteristiche per ricavarne altri soldi, altri affari e (hai visto mai?) altre saghe. Quando uno legge nei lanci promozionali "dagli stessi produttori di Twilight" cosa può pensare? Beh, vi dico cosa ho pensato io: il film in oggetto è da evitare come la peste. Se non chè...ho letto una recensione poi un'altra e un'altra ancora, tutte improntate- pur senza gridare al miracolo- ad un giudizio positivo. Allora (invitato anche da una durata una volta tanto non eccessiva) mi son detto "dài proviamo". Ebbene, ho visto un gioiellino pop delizioso, recitato con un certo talento, girato con cura, dotato di un'ottima fotografia dai colori lisergici, supportato da una colonna sonora eccellente, ma soprattutto -ed è il pregio più evidente- dominato da un equilibrio pressochè perfetto tra una intrigante vena malinconica e un insinuante sense of humour che emerge anche nei momenti più truculenti della vicenda, generando un corto circuito virtuoso che dovrebbe far centro sia presso le fanciulline coi vampirelli racchiusi nel diario scolastico, ma anche presso i cinefili sgamati ed esigenti. Intendiamoci, non stiamo parlando di un prodotto di grana finissima, ma considerando che è stato realizzato inseguendo un trend di mercato e dunque con entrambi gli occhi puntati al box office, c'è di che essere ampiamente soddisfatti. Questo è un film fatto di chiaroscuri, di doppie valenze, di suggestioni bipolari...Come dicevo prima, l'opera possiede tutti i crismi della Dannazione, tutto il senso delle "anime maledette", senza però mai perdere di vista un contraltare ironico che rende il tutto così umano, aggirando il rischio di scivolare nel clichè della cupezza senza respiro (esattamente ciò che accade ai vampirelli seriosi e tormentati che conosciamo). Qua, i produttori saranno anche gli stessi, ma la musica è assai diversa. Siamo alle prese con nulla di più che una favoletta pop, però raccontata con garbo e intelligenza, senza mai travalicare la linea del buon gusto. Eppure anche qui rileviamo il fattore horror, presente in forza con una vicenda di pochi umani sopravvissuti ad una sorta di Apocalisse, i quali combattono una guerra tremenda per difendersi sia dagli zombies che vagano (come nella migliore tradizione) come anime in pena, affamati di carne umana, ma anche dai cossidetti "ossuti", ovvero l'ultimo stadio della condizione disumana, degli scheletri invasati che distruggono praticamente ogni cosa che vedono muoversi. Ecco, voi pensate che su uno sfondo così buio, estremo ed inquietante (che infatti prevede anche qualche divagazione ai confini dello splatter) viene impiantata una delicata storia d'amore modellata spudoratamente sulla madre di tutte le storie d'amore, quella di Romeo e Giulietta. E questa love story è descritta con misura, senza mai scadere nel ridicolo. E qui posso portare la mia testimonianza personale di cinefilo pronto a subodorare ogni furbizia, ma che stavolta si è lasciato conquistare da una vicenda dolce e delicata, che ha evidentemente come interlocutori privilegiati i teen agers ma tuttavia senza sprecare neanche un grammo di dignità. La storia racconta di un mondo devastato dopo l'esplosione di una disastrosa epidemia che ha generato scontri per la sopravvivenza tra umani e cadaveri (i non morti). Tra questi ultimi c'è il giovane "R", che s'innamora di una ragazza "viva" a cui ha appena salvato la vita (dopo aver mangiato il cervello del suo moroso eh eh...). Tra i due nasce un legame che supera le differenze tra due condizioni così diverse e che, anzi, pone le basi per un grande cambiamento che rimuoverà la disperazione ed affiderà alla solidarietà tra umani e zombies la speranza di una società migliore. Insomma, l'Amore vince sempre. Okay, il messaggio è quello che è, elementare, così come il sentimento che sboccia tra i due protagonisti. Eppure, valutando i pro e i contro, io non farei troppo lo schizzinoso, e mi accontenterei di un prodotto godibile e senza peraltro le pretese di un "Twilight", di cui questo "Warm bodies" non è fortunatamente nemmeno lontano parente. E veniamo al cast. A fronte di una moltitudine di volti mai visti prima, si segnala la zampata leonina di un John Malkovich ineccepibile. Ho letto in giro opinioni sciagurate che parlano di un "Malkovich svogliato" ma adesso qui non intendo ribattere a simili sciocchezze, limitandoni a ribadire la grandezza di questo fuoriclasse d'attore. I due giovani protagonisti sono deliziosi. Nicholas Houlte (lo zombie "R"), straordinario nei movimenti e nelle posture. La sua girl friend "umana" è Teresa Palmer, attrice dotata di rare grazia e spontaneità. Ma nel cast appare anche un certo Rob Corddry che è protagonista di alcuni tra i momenti più esilaranti del film: in particolare segnalo una breve sequenza in cui Marcus (così si chiama questo zombie che sta diventando umano) tenta un maldestro ed impacciato approccio ad una ragazza per strada, offrendole teneramente un passaggio sotto il suo ombrello (a questo aggiungete poi che costui è praticamente un sosia del nostro politico Bersani!). Come spesso accade nei film "zombeschi", anche qui esiste la possibilità di una lettura politica, anzi nel nostro caso direi "sociale". Sì, perchè queste anime dannate di cadaveri erranti, assumono qui il carattere di vittime di disagio psichico, coloro che il consorzio umano ha messo ai margini, insomma dei disadattati metropolitani. Un cenno veloce ad una colonna sonora davvero pregevole: Jimmy Cliff, Feist, Guns n'Roses, Bruce Springsteen, Bob Dylan, Bon Iver, Scorpions, National, solo per citarne alcuni. Da segnalare la presenza di una parola chiave importante: "RIESUMARE" (chi vedrà il film capirà). E se qualcuno dovesse insistere a dirvi che che questo film altro non è che un derivativo di Twilight, voi rispondete all'ignorante del caso...facendo "SPALLUCCE" (chi vedrà il film capirà).


Voto: 8/9

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati