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Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore

Regia di Wes Anderson vedi scheda film

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Davide_Rancati

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore

di Davide_Rancati
8 stelle

Ormai lo sappiamo tutti quanto sia bella e direi anche poetica la mano di Wes Anderson, ma con questo Moonrise Kingdom si supera ancora una volta, raccontadoci una storia così selvaggia e immediata( quasi a ricordarci il suo lavoro precedente "Fantastic Mr.Fox") ma allo stesso tempo dolce e leggera.

 

Protagonisti della filmografia di Anderson sono sempre stati soggetti un pò particolari, che si distinguevano dagli altri, e col tempo ci ha fatto amare questo suo modo di vedere il mondo.

Moonrise Kingdom non è da meno. Sam e Suzy si amano, lo hanno capito dal primo sguardo, e entrambi hanno in comune la loro marginalità, la loro diversa visione delle cose. 

Allora scappano, tra i boschi e le coste dell'isola in cui vivono, scappano per rimanere assieme, scappano dai "grandi" che di sicuro non capirebbero. Ed è particolare come nel film i grandi sembrano piccoli e i piccoli sembrano grandi, sono i ragazzini a prendere le iniziative, ad essere convinti di ciò che fanno, a mettersi in gioco. I "grandi" invece li vediamo persi, incapaci di scomporsi e visto dagli occhi di Sam e Suzy solo pronti a rovinare il loro stare assieme. 

Lo stesso amore, tra Sam e Suzy, è molto più naturale, più immediato, come detto prima più selvaggio e sincero messo a confronto con quello dei genitori di Suzy, che ci viene mostrato come un amore freddo e convenzionale, come anche di notte dormano in letti divisi, parlino di lavoro, si scusino per chissà quale motivo. Oppure la relazione fra la madre di Suzy e il poliziotto, sempre vista dal binocolo di Suzy, sempre lontana, lontana forse dall'essere sincera. 

 

 

Nel finale il film si trasforma, diventa come i libri di magia che Suzy leggeva a Sam. La fotografia cambia, non è più quel giallo confortevole, ma bluastra, e la pioggia torrenziale distrugge le dighe, allaga gli accampamenti, piccola metafora del potere che il legame tra quei due ragazzini ha, indissolubile, come il tanto comico quanto bello "finto" matrimonio che verso la fine del film legherà i due protagonisti. 

 

 

Forse io sono stato molto profondo nel descrivere il legame tra Suzy e Sam, ma Anderson racconta tutto sempre con quella sua vena da commedia, nel suo mondo semi poetico, in cui tutto è pettinato ma mai a livelli estremi. Ogni sua inquadratura è un piacere per gli occhi e in questo Moonrise Kingdom non ha sbagliato un colpo. 

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