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L'onorevole Angelina

Regia di Luigi Zampa vedi scheda film

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La recensione su L'onorevole Angelina

di daveper
7 stelle

Storia coinvolgente che mescola temi sociali, politici e umani, presentando un ritratto realistico delle difficoltà affrontate dalla classe lavoratrice durante il periodo post-bellico in Italia. La figura di Angelina (Anna Magnani) rappresenta la lotta per i diritti e la giustizia dei meno fortunati, mentre il film riflette le dinamiche di potere e la manipolazione delle masse da parte dei più ricchi e influenti. La Magnani porta sullo schermo emozioni intense e autentiche grazie alla sua capacità unica di far emergere la vera umanità dei personaggi che interpreta. La regia di Luigi Zampa adotta un approccio che posiziona la borgata romana di Pietralata all'interno del contesto urbano di Roma, evidenziando la sua connessione con il centro della città e sottolineando l'importanza delle dinamiche politiche e sociali che influenzano la vita nella periferia. Nel film recita un giovane Franco Zeffirelli (interpreta il figlio idealista del Commendatore, innamorato della figlia di Angelina). Pare che sia stata Anna Magnani stessa a volerlo sul set. Sembrerebbe che il ruolo abbia avuto una connessione personale per Zeffirelli, permettendogli di attingere dalle sue esperienze e relazioni familiari per interpretare il personaggio.

Anna Magnani

L'onorevole Angelina (1947): Anna Magnani

Il finale può essere percepito come rassicurante grazie alla riconciliazione delle classi sociali e all'importanza dei valori familiari e dei buoni sentimenti. Dall'altro lato, può suscitare un senso di insoddisfazione per la mancanza di una conclusione definitiva o per il fatto che il ruolo della donna sembri essere nuovamente relegato alla sfera domestica. È interessante notare come il regista Luigi Zampa abbia scelto di evitare un finale eccessivamente retorico, la sua decisione di concludere il film in modo meno convenzionale e più realistico sembra essere stata dettata dalla sua visione politica. L'inclusione di Angelina nell'ambito politico, come onorevole, avrebbe potuto creare una sorta di finale trionfante, che avrebbe potuto sembrare troppo idealizzato. Zampa, con la sua sensibilità politica, ha preferito rimanere fedele alla complessità della realtà sociale, evitando una soluzione troppo semplificata. 

 

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