Regia di Tim Burton vedi scheda film
Tim Burton tira fuori tutto il suo coraggio (o pazzia?) e ti piazza un cartone animato in bianco e nero e in stop motion. No, non in ungherese coi sottotitoli in cirillico, ma il rischio per la produzione ci sarà stata (deriva da un suo cortometraggio). E invece, commercialmente, l’operazione non è andata male. Il film ha buon ritmo ed è carino, ma lo premio oltre misura con un 8 per alcuni passi. Quelli cioè relativi alle velate (non tanto) frecciate che il regista lancia in giro. Il discorso del professore alla comunità è geniale ed è un bel pezzo di grande cinema. Non solo, poiché negli smartphone c’è la possibilità, me lo sono registrato vocalmente, a futura memoria. E poi lo riporto qua.
La storia è una storiella. C’è questo cane un po’ distratto che finisce sotto una macchina, pace all’anima sua, ma il suo padroncino non si dà pace. Il bambino in questione assiste alle dimostrazioni del nuovo professore di scienze, e alla rana galvanica. Come è come non è, il bambino, che casualmente di cognome fa Frankenstein, con i fulmini e i macchinari, riporta in “vita” il simpatico animale. Ne seguiranno di tutti i colori, tra cui varie riesumazioni da parte di altri bambini e di veri mostri, con grandi casini e molte citazioni. Alla fine la comunità capirà che diverso non vuole dire sbagliato, anzi, il diverso salva la ghirba a tutti. Ed è la stessa comunità che aveva messo alla berlina il professore, che presto nel film finisce cacciato, non prima di avere pronunciato la sua difesa, che riporto per intero: “Signore e signori, credo che ci sia confusione perché siete tutti molto ignoranti. (brusio) E’ il termine giusto ignoranti? (inciso, lui è straniero e non dice le doppie) Intendo stupidi, primitivi, non illuminati. Voi non comprendete la scienza, quindi ne siete impauriti, come un cane paventa i tuoni o i palloncini; per voi la scienza è magia, stregoneria, perché avete…menti microscopiche! (grosso brusio) Io non posso ingrandire le vostre teste, ma le teste dei vostri figli io le posso prendere e spaccare!! Questo è il mio tentativo: arrivare al loro CERVELLO!!! Vi ringrazio.”
Per questo e altri momenti, un 8, via, un punto in più del previsto. Il film ha partecipato alla cinquina dell’Oscar per i cartoni animati, perdendo da Ribelle – The brave. Come detto, non è andato male al botteghino.
Avercene
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