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Il lato positivo

Regia di David O. Russell vedi scheda film

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La recensione su Il lato positivo

di FilmTv Rivista
8 stelle

Un Oscar conquistato (grazie a Jennifer Lawrence) da Il lato positivo (che c’è anche fra le nuvole, come suggerisce il titolo originale), ma era da oltre 30 anni che un film non otteneva le 6 nomination base (più altre due). David O. Russell (The Fighter), lotta coi problemi di famiglia a porte socchiuse se non chiuse, mescolando bene dramma, commedia, sentimenti, pathos & patologia, rancori & rimorsi, rimorchiando meschinerie ambosex. «Noi sappiamo qualcosa che a voi sfugge» ci urlano, facendo jogging, il bravissimo nevrotico bipolare Bradley Cooper (qui attore sensibilissimo, ex bisteccone delle notti da leoni) e la vedova, crocerossina delle molestie e schiava del sesso Jennifer Lawrence, invece nata già d’essai (bella coppia, saranno insieme anche nel nuovo film della Bier). Traducono in stile middle class americano il motto di Proust che i nevrotici sono il sale della terra. Chiaro, il nostro, rilasciato dalla clinica in sanità di mente vigilata, deve infelicità alla tenera madre con i suoi stuzzichini di granchio e al padre superstizioso, fanatico compulsivo di football in Tv, allibratore anche di affetti sui due figli (illusioni et delusioni edipiche, siamo sempre al commesso viaggiatore di Miller). Dopo un surreale corteggiamento di corsa, danzando e scrivendo missive alla Truffaut, finale esibizione stile Ballando con le stelle, preziosa colonna sonora vintage. Un’anima gemella, purché in subbuglio, c’è per tutti, ma bisogna rincorrerla al momento giusto e senza giurare che sarà per sempre. Capace di inserire parentesi di humour anche tra terribili scenate casalinghe (qui ne fa le spese Hemingway), Russell è capace di sfumare relazioni, liti e nostalgie impossibili di amori declinati. Soprattutto ha un’attenzione per gli angoli nascosti della vita, quelli dove non si spolvera mai e che subito riconosciamo. Poiché è un regista che ama gli attori, si deve a lui il potere espressivo del cast e se De Niro, dopo lunga vacanza, torna a fare vero cinema. I caratteri del premiatissimo Silver Linings Playbook (basato sul bestseller di Matthew Quick, edito da Salani) sono abbastanza memorabili, vedi la scena dove Tiffany/Lawrence, tra amici e parenti, blocca Bob con una sfilza di risultati di calcio, degna di Domenica in.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 10 del 2013

Autore: Maurizio Porro

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