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Venuto al mondo

Regia di Sergio Castellitto vedi scheda film

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La recensione su Venuto al mondo

di mm40
2 stelle

Con questo Venuto al mondo, la Castellitto family (padre, madre e figlio) mette in piedi un melodrammone dalle forti tinte involontariamente demenziali; il continuo ricorso a stratagemmi patetici e la durata che sconfina le due ore si mescolano perfettamente in chiave di tale risultato, ben aiutati da una narrazione arbitrariamente mal disposta (per non dire, semplicemente, a casaccio) che precipita lo spettatore nella noia più assoluta già dopo qualche minuto di visione. Castellitto senior (Sergio, regista, sceneggiatore e brevemente impegnato anche come attore) merita di più? Forse è vero, ma se questo è espressamente il cinema che vuole fare, ben gli sta che lo faccia. Castellitto junior (Pietro, fantasiosamente chiamato, nel copione del film, Pietro), dal canto suo, certo non porta avanti il buon cognome paterno in maniera ottimale, con una recitazione arrancante che si spera che qualche esperienza in più possa migliorare (finora, guarda un po', il ragazzo ha recitato solamente nei film di suo papà - e nello stesso 2012 in E' nata una star? di Lucio Pellegrini); infine, che dire di mamma Margaret Mazzantini, autrice del romanzo da cui la pellicola è tratta e co-sceneggiatrice? Il suo polpettone lacrimevole in salsa di guerra civile e sterilità meglio non poteva essere trattato; a conti fatti, però, nonostante la buona confezione e il funzionante duo di protagonisti famosi a livello mondiale (Penelope Cruz ed Emile Hirsch), davvero di questa storia rimane poco - e quel poco è memorabile più per sgomento o gusto del trash ("Come fai a essere sempre felice?" "Mi fa schifo la tristezza", come risponderebbe una persona che non ha mai sofferto in vita sua) che per altro. Tanto per rinsaldare nell'ignominia il mito italico del familismo, infine, ecco che la colonna sonora spetta al fratello di Penelope (Eduardo) Cruz e che il casting è stato curato da Laura (sorella di Gabriele, sorella di Silvio) Muccino. 3/10.

Sulla trama

Bosnia. Poco prima del conflitto civile nell'ex Jugoslavia, Gemma, un'italiana di passaggio, conosce Diego e fra i due nasce una grande storia d'amore. La storia passa perfino oltre la guerra e le mille difficoltà, ma non sopporta la sterilità della donna. Per avere un figlio i due ricorrono così a un'estranea. Dopo venti anni Gemma torna in Bosnia.

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