Espandi menu
cerca
Venuto al mondo

Regia di Sergio Castellitto vedi scheda film

Recensioni

L'autore

steno79

steno79

Iscritto dal 7 gennaio 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 239
  • Post 22
  • Recensioni 1671
  • Playlist 106
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Venuto al mondo

di steno79
5 stelle

Finalmente un film che posso recensire dopo averlo visto in sala, come mi raccomanda sempre il caro BobtheHeat (tuttavia, devo ammettere che non l'avevo scelto personalmente, mi ci hanno portato altri a vederlo). La prima impressione è: "Boh, mi sembra tutto un pò esagerato". Premetto che non ho letto il romanzo della signora Mazzantini, che sicuramente ha ricevuto buonissime recensioni dalla critica letteraria, e spero di riuscire in futuro a trovare un pò di tempo per affrontarne la lettura. Anni fa vidi "Non ti muovere" sempre diretto da Castellitto e interpretato dalla Cruz, e anche lì la sostanza del film non mi entusiasmò, mentre apprezzai molto l'interpretazione dell'attrice. "Venuto al mondo" è sceneggiato dalla stessa Mazzantini a partire dal suo romanzo, diretto dal marito Castellitto e addirittura interpretato dal figlio Pietro: un vero progetto di famiglia, ma credo che se la regia fosse stata affidata a qualcun altro, un certo distacco avrebbe potuto giovare alla materia narrativa. Qui, invece, si tende all'accumulo di effetti emotivi e melodrammatici, al sovraccarico di flashback e rimandi fra passato e presente,  tanto che dopo la prima metà (più scorrevole) lo spettatore inizia a stancarsi di certe scene-madri dirette ed interpretate in maniera piuttosto plateale, anche se il professionismo della Cruz è davvero ammirevole e merita gli applausi per la sofferta immedesimazione nel personaggio di Gemma. Non dico che non ci siano momenti intensi o discrete intuizioni di regia, così come una fotografia abbastanza curata, ma sorprende l'insistenza del regista e della stessa autrice nel ricercare effetti poetici piuttosto artificiosi con frasi come "La nuca è l'origine della vita", oppure la caratterizzazione dei personaggi secondari, non sempre puntuale e talvolta lacunosa, soprattutto nel poeta bosniaco Gojko e nella "madre in affitto" nonchè musicista ribelle Aska. Fra gli attori, oltre ad una Cruz che splende di luce propria, troviamo un Emile Hirsch che sembra ancora recitare la parte di Alexander Supertramp di "Into the wild" con la sua aria di eterno sballato, un Pietro Castellitto volenteroso ma non eccezionalmente espressivo, attori bosniaci che si impegnano ma che andavano diretti con maggiore convinzione, una partecipazione abbastanza intensa e significativa di Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo, ed un cameo tutto sommato superfluo di un'invecchiata Jane Birkin. Castellitto ha voluto imbastire una co-produzione internazionale piuttosto impegnativa, merita il rispetto per il tentativo di riproporre un cinema melodrammatico che guarda ad esempi illustri del passato, ma nel complesso il film non riesce a coinvolgere lo spettatore come avrebbe voluto, dunque risulta un'occasione in parte sprecata.

voto 5/10 

Su

Ammirevole per la sofferta immedesimazione nel personaggio di Gemma

Su Emile Hirsch

sembra ancora recitare la parte di Alexander Supertramp di "Into the wild" con la sua aria di eterno sballato

Su Adnan Haskovic

nel ruolo del poeta bosniaco Gosko si impegna, ma andava diretto con maggiore convinzione

Su Pietro Castellitto

volenteroso, ma ancora piuttosto acerbo

Su Saadet Aksoy

il suo personaggio non risulta fra i più verosimili o caratterizzati in maniera attendibile

Su Luca De Filippo

Partecipazione intensa e misurata, la scena in cui scoppia in lacrime non si dimentica

Su Jane Birkin

un cameo piuttosto superfluo come psicologa, la sua bellezza appare ormai sfiorita

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati