Regia di Gregor Jordan vedi scheda film
Altra mazzata tra capo e collo diretta da quel Gregor Jordan sempre iper-polemico (e senza peli sulla lingua) nei confronti delle forze armate USA. Ingiustamente mai distribuito nelle sale.
Il destino dei film di Gregor Jordan sembra essere quello di scatenare sempre e comunque critiche negative fondate -suppongo- su basi morali ancor'prima che cinematografiche. Se in “Buffalo Soldiers” il regista Australiano si prendeva gioco dei militari con un film alla “M.A.S.H.”, in “Unthinkable” non v'è traccia alcuna di ironia, ma l'immagine che resta dell'esercito USA (del suo comando, quanto meno) non è certo più edificante. In realtà è questo un film di buon livello (seppur diversi gradini al di sotto del già citato “Buffalo Soldiers”) dove azione (un pugno nello stomaco) e dilemmi etici (corrosivi) sono davvero ben miscelati, e dove i tre protagonisti (Samuel Jackson, Carrie-Anne Moss e Michael Sheen) fanno a gara a chi è più bravo. Inspiegabile, o meglio spiegabilissimo (date le premesse sopra citate) ma comunque vergognoso, che tanto “Unthinkable” come “Buffalo Soldiers” non abbiano praticamente ricevuto distribuzione nelle sale. È evidente che ai piani alti sono consci del fatto che la censura più efficace non è quella eclatante delle forbici, ma piuttosto quella silenziosa del sentiero dell'oblio.
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