Espandi menu
cerca
Primavera in una piccola città

Regia di Mu Fei vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 316
  • Post 214
  • Recensioni 6394
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Primavera in una piccola città

di alan smithee
10 stelle

locandina

Primavera in una piccola città (1948): locandina

"Io non ho il coraggio di morire. Lui sembra non avere il coraggio di vivere".

Una storia di rinuncie, di sentimenti rinnegati, di desideri repressi, di amori non corrisposti.

In un piccolo centro rurale di una comunità cinese, devastato come tanti a seguito del Secondo Conflitto mondiale, e dagli strascichi di una non meno sanguinosa guerra civile, una coppia di coniugi sopravvive dolente ed infelice tra i ruderi di quella che un tempo fu la casa nobile dell'uomo di casa.

Il marito infatti era un ex borghese benestante, coscritto in guerra e tornato ferito, più nel morale che nel fisico, convinto di aver contratto la tubercolosi, e per questo desideroso di costante solitudine, vissuta in disparte nel proprio giardino ormai abbandonato ad ogni coltura.

La moglie è una bella donna, devota e preoccupata della depressione in cui è caduto il marito, e da cui pare non riuscire ad uscirne.

I due vivono una vita completamente separata, incontrandosi solo in un paio di occasioni, dormendo in camere separate, esprimendo nel minimalismo delle rispettive esistenze la latente infelicità che li muove.

Sempre nella medesima casa, in realtà un magazzino riadattato della vecchia villa andata in rovina, vivono il servo anziano e devoto, e la giovane e vivace sorella del capofamiglia.

Una ragazza brillante ed ottimista che costituisce l'unico faro che possa proiettare una speranza di futuro a quel nucleo famigliare allo sbando.

Mentre la moglie è solita aggirarsi attorno alle rovine dopo aver sbrigato le compere giornaliere, il marito guarda l'infinito e rimane silenzioso tra la selva del proprio giardino inselvatichito.

??? ????????????????? - ??

Il giorno in cui in quel luogo sopraggiunge la visita di un suo vecchio amico, mai più rivisto da oltre un decennio, le speranze di dare una svolta ad una esistenza senza prospettive finisce per accendere un barlume di speranza anche nel capofamiglia, che cerca dopo poco di far si che l'amico, diventato nel frattempo un bravo medico, si possa infatuare della sorella sedicenne, per potergliela dare in sposa nonostante la giovane età.

Ma l'uomo non sa che la moglie e il suo caro amico un tempo furono spasimanti, e che il rivedersi dopo tanti anni, riaccende tra i due una passione che li anima, ma li fa nel contempo sentire in colpa per il dolore che tale circostanza potrebbe arrecare al marito di lei.

Ciò almeno fino al momento in cui il marito, minato da una crisi cardiaca che lo rende ancora meno autosufficiente, resosi conto della impossibilità di dare in sposa la sorella, comprende che sua moglie merita un consorte più determinato e motivato di lui, ed intravede proprio nel suo fedele amico l'uomo perfetto in grado di supplire questa sua incapacità ad essere un marito ideale e meritevole di affetto.

Tra melodramma ed un accenno di intrigo giallo, "Primavera in una piccola città" è un vero e proprio gioiello firmato dallo sconosciuto, almeno in Occidente, Fei Mu, in patria considerato uno dei maggiori registi degli anni '40 e '50.

Nel film il regista riesce a fare il punto su un disagio esistenziale che pare insanabile, e che si accentua con il sopraggiungere impetuoso e senza preavviso del nuovo ospite, che pare racchiudere in un'unica anima le qualità intrinseche ed estrinseche in grado di dare una svolta ai problemi insanabili di una famiglia allo sbando.

Pochi personaggi sapientemente cesellati ed interpretati finemente riescono a rendere evidente ed epidermico il sentimento che anima i tormentati protagonisti, ognuno tentato a dare corso alle azioni che meglio possano garantire la soddisfazione personale del singolo, ma oppressi anche dal lancinante rimorso di arrecare un danno insanabile al proprio compagno di vita o amico del cuore.

Il film più noto di questo regista così trascurato e misconosciuto diventa un monumento alla rappresentazione di una intimità che si rivela assai sfaccettata e ottimamente resa da un cast davvero in stato di grazia.  

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati