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Ti ho cercata in tutti i necrologi

Regia di Giancarlo Giannini vedi scheda film

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La recensione su Ti ho cercata in tutti i necrologi

di mm40
5 stelle

Nikita, ex tassista fuggito dall'Italia in seguito a un incidente, ora guida un carro funebre in Canada. Una sera perde a poker molto più di ciò che ha; paga il debito facendo la preda in una caccia all'uomo a cui fortunosamente riesce a sfuggire. L'ambiente delle cacce all'uomo lo ha ormai conquistato, però; così come fa la bella Helena, che per lui sarà un'altra fonte di piacere e problemi allo stesso tempo.

A 71 anni, e a 27 dal debutto alla regia con Ternosecco (1986), Giancarlo Giannini realizza la sua opera seconda dietro la macchina da presa. Il titolo già spiega tutto ciò che serve sapere: Ti ho cercata in tutti i necrologi è una storia nera, nerissima, tragica, intrisa di violenza morbosa, di sangue e di morte. Il progetto è ambizioso e non poco, ma ha soprattutto il pregio di rivelare le qualità del Giannini regista, certo non scontate; e se la trama è carente in ritmo - problemino di un certo peso per un thriller/noir -, rimane comunque una confezione elegante e precisa. La sceneggiatura è a triplice firma: Massimo Guglielmo, Luca D'Alisera e Ludovica Rampoldi; il primo è all'esordio, ma gli altri due già dispongono di interessanti curriculum (con Sorrentino, Samperi, Molaioli e altri ancora). Giannini si ritaglia anche il ruolo da protagonista - e chiaramente fa bene - e trova in F. Murray Abraham un co-protagonista di un certo peso sul cartellone, di livello internazionale e soprattutto un'altra certezza di riuscita sullo schermo; nel cast troviamo anche Silvia De Santis, Jonathan Malen, Jeffrey R. Smith, Jeffrey Knight. La buona disponibilità della produzione (con il contributo del Ministero per i Beni Culturali) permette le riprese in terra americana, ulteriore dettaglio significativo delle alte aspettative riposte dall'autore nella sua pellicola; per prepararla e girarla, d'altronde, Giannini è rimasto a lungo fermo e si è dibattuto anche alla ricerca dei capitali produttivi. Le vicissitudini relative alla realizzazione di questo film sono ben raccontate nell'autobiografia Sono ancora un bambino (ma nessuno può sgridarmi), uscita a fine 2014. 5/10.

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