Regia di David Dobkin vedi scheda film
Non è certo la commedia che fa gridare al miracolo, non intraprende strade particolarmente nuove (l’anima che si ritrova dentro un corpo diverso si è vista parecchie volte), ma complessivamente strappa un buon numero di risate regalando anche qualche piccola “sorpresa” lungo il percorso.
Urinando davanti una fontana prima di rincasare, gli eterni, e molto diversi tra loro, amici Mitch (Ryan Reynolds) e Dave (Jason Bateman) si risvegliano l’indomani nell’altrui corpo e quindi si ritrovano ad avere a che fare con vite completamente diverse.
Sono diversi i modi di prendere la cosa, tra chi si ritrova una bellissima moglie, ma anche un lavoro complicato e tre figli da gestire, chi si vede passare davanti amanti in serie, ma entrambi dovranno darsi da fare per non rovinare l’altrui vita.
La situazione che ben presto prende forma, ovvero lo scambio di corpi e quindi vita, è un vero e proprio propulsore di occasioni comiche che in parte vengono sfruttate ed in parte si limitano a gag scatologiche (la spruzzata di cacca in faccia, scene di finto erotismo un po’ posticcio non rendono giustizia).
Anche gli scambi di responsabilità sono risolti senza particolare dedizione (è arduo pensare che dopo la prima prova di ciascuno dei due non vada tutto a rotoli), ma tra qualche situazione curiosa (come il parallelo tra mente e corpo per cui è il secondo a fare sesso, giusto per autoassolversi) ed una morale semplice, ma calzante, ovvero accontentarsi di ciò che la vita ci regala senza invidiare gli altri imparando semmai qualcosa da chi ci circonda per migliorare i nostri orizzonti, il film riesce ad intrattenere non solo grazie alla simpatia, che come detto va ad ondate, ma anche per il fatto di affrontare la vita, tra la famiglia, il lavoro e le responsabilità cercando di fornire una lezione senza manicheismi.
Per il contesto è abbastanza sorprendente il cast con Jason Bateman e Ryan Reynolds che a tutti gli effetti si scambiano i ruoli più congeniali (il primo va fuori controllo, il secondo si trova titubante di fronte alla “selvaggina” ed al sesso in generale), in più Leslie Mann e soprattutto Olivia Wilde riescono a far alzare la temperatura (a tal proposito pare impossibile rinunciare alla seconda lanciata in una notte di sesso).
Chiaramente non si tratta di niente di inarrivabile, ma l’insieme è abbastanza per trascorrere cento minuti spensierati.
Piacevole con immediatezza (ed ovviamente non ci voleva un genio per fare anche meglio).
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