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Aftershock

Regia di Xiaogang Feng vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Aftershock

di AndreaVenuti
8 stelle

Aftershock è un film cinese del 2010, diretto da Feng Xiaogang. In italia il film è stato distribuito (in home video) da Tucker Film.

 

Sinossi: Estate del 1976, la città di Tangshan fu colpita da un tremendo terremoto che rase al suolo l'intera zona, mietendo un numero sconcertante di vittime. Il film ruota attorno ai superstiti di una famiglia del luogo, sconvolta non soltanto dal terremoto ma anche da scelte personali atrocì che segneranno la vita di tutti i loro membri...

locandina

Aftershock (2010): locandina

Aftershock fin dalla sua messa in produzione, si rivelò un progetto ambizioso e allo stesso tempo incredibilmente rischioso visto poi l'evoluzione del film (si passa dagli ultimi anni di Mao, arrivando poi alla Cina contemporanea) e la messa in scena di due eventi traumatici e disastrosi -avvenuti in Cina- come il terremoto del 1976 di Tangshan ed il terremoto del 2008 di Sichuan.

 

Aftershock è inoltre il primo film cinese distribuito su formato IMAX in circa 3000 sale locali; in aggiunta siamo di fronte ad un'opera costosissima (125 milioni di RMB).

Dunque gli elementi per andare incontro ad un fallimento epocale c'erano davvero tutti, ma i produttori onde evitare disastri irreparabili decisero di affidarsi ad un maestro assoluto del cinema cinese, in grado di assicurare sempre incassi record senza mai compromettere la qualità del film; si sta parlndo di Feng Xiaogang, uno dei pochi registi autoctoni che ha il potere di contrattare con i censori locali e spuntarla ogni volta.

 

Aftershock è un film molto peculiare che evolve minuto dopo minuto; parte come uno dei più classici disaster movie e fin dalla prima immagine si respira un'aria angosciosa di catastrofe, rappresentata efficacemente tramite uno sciame di libellule che scappa fulmineamente dalla città di Tangshan; questi insetti hanno compreso la minaccia imminente.

 

Nella sequenza successiva i toni si abbasseranno sensibilmente ed il regista presenta una piccola cittadina industriale tranquilla e lontana dalle grandi città. Dai vari campi totali o panoramiche, distinte da un'illuminazione quasi soave (alle prime luci del mattino o al calar del sole), si intuisce una certa tenerezza del regista verso un luogo ormai perso (la città venne distruttà completamente dal terremoto, ed in seguito ricostruita in toto).

Subito dopo questo momento nostalgico assisteremo al nefasto disastro, messo in scena con uno stile terribilmente magnetico in cui si mostra (effetti special e visisi lodevoli) tutta la potenza distruttiva della natura. Il film tuttavia non è un semplice disaster movie ma tra gli obiettivi troviamo quello di ricordare ed onorare i tantissimi caduti ed infatti subito dopo l'accaduto, Xiaogang mostra le tragiche conseguenze con la città distrutta ed le strade piene di cadaveri con i sopravvisuti che cercano superstiti tra le macerie .

 

A questo punto il film inizia a prendere una strada diversa dal disaster movie, avvicendandolo al melodramma puro.

Il primo momentro straziante del film viene inserito perfettamente con una madre che si troverà costretta a scegliere chi salvare tra sua figlia o suo figlio; Xiaogang inizia così il suo personale lavoro di stratificazione composto dall'inserimento di una satira incredibilmente pungente eppure concepita con arguzia. Qui il regista ci sta accennado alla discriminazione tra figli maschi e femmine, detto questo la scena è incredibilmente realistica ed infatti la madre convivrà con questa tremenda scelta per tutto il resto della sua vita.

 

Xiaogang nel corso dell'opera inserirà velatamente altre questioni spinose, ad esempio la protagonista Fang Deng una volta cresciuta avrà un bambino in giovane età tuttavia verrà subito abbandonata dal compagno e si ritroverà sola con una bimba. Qualche anno dopo si sposerà con una persona molto più grande di lei e soprattutto non cinese.

Il regista non è nuovo a giocate del genere e già nel 2000 con Sigh, era stato uno dei primi registi cinesi ad affrontare apertamente tematiche come divorzio e adulterio trovando clamorsamente le porte aperte dei censori cinesi.

Il regista sempre con un piglio arguto da spia, accennerà anche alla paura di molti cinesi di fronte alla disabilità; infatti la madre adottiva di Fan Dang, in ben due occasioni teme che la figlia sia affetta da qualche morbo e lo esterna in modo particolare.

scena

Aftershock (2010): scena

Feng Xiaogang comunque è un regista stimato dai censori e immagino che molti potrebbero domandarsi come mai, visto le tematiche affrontat e la risposta è molto semplice: Xiaogang è una vecchia volta e sa sempre trovare il modo di accontentare tutti.

Nel film in più occasioni viene rappresentato l'esercito nazionale in tutta la sua potenza qui non soltanto bellica bensì ma umanitaria. Gli uomini in divisa, eroi del popolo, sono disposti a sacrificare vita e futuro per il bene del concittadino.

scena

Aftershock (2010): scena

scena

Aftershock (2010): scena

Il regista inoltre nel corso del film rappresenta varie tappe della storia cinese dagli ultimi anni di Mao arrivando al socio-capitalismo di Hu Jintao; Xiaogang analizza l'incredibile crescita economica e sociale del suo paese, come dimostra tra l'altro la città stessa di Tangshan ricostruita dalle ceneri e trasformata in moderna megalopoli.

 

Nel film scavando ancora più nello specifico è possibile osservare diverse figure femminili altamente importanti.

La madre adottiva di Fang Deng è una donna di matrice maoista; fra lei e suo marito non ci sono differenze, anzi è lei a dettare le regole. Donna intransigente che non ha tempo per gli svaghi, dedita sempre e solo al dovere/lavoro.

 

Diversa la madre naturale di Fang Deng, inizialmente distrutta dal terremoto non sa come affrontare il futuro e sta quasi per abbandonare pure suo figlio (la nonna paterna vorrebbe portarselo via); in seguito reagirà e riuscirà a garantire un futuro roseo al ragazzo ma dentro di sè è rimane pur sempre sconfitta da scelte impossibile da cancellare.

 

Infine pensiamo a Fang Deng; anche lei è segnata da un passato atroce e da un presente sempre più difficile, tuttavia riuscirà a risolvere tutti i suoi problemi. La ragazza è un riflesso della moderna donna cinese, sempre pronta ad occupare ruoli di prestigio nella nuova società cinese.

 

Aftershock è un vero e proprio blockbuster d'autore, in grado di spaziare su poli completamente diversi.

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