Regia di John Whitesell vedi scheda film
"Non potete sapere quando Big Mama potrebbe tornare": si chiudeva con questa "minaccia" il secondo capitolo della saga di "Big Mama", copertura "cicciona" dell'agente FBI Malcolm Turner (interpretato da Martin Lawrence). E puntuale è giunto il terzo, non richiesto ma comunque discretamente accolto al botteghino (budget di 32 milioni, incassi oltre quota 82).
Questa volta il travestimento preferito dell'agente torna per difendere il figliastro Trent, testimone involontario di un crimine e costretto a nascondersi perché all'FBI c'è una talpa e bisogna prendere tempo per capire come muoversi... Quindi doppia "mama", in questo film: sia Turner sia Trent si travestono da donna nascondendosi in una scuola femminile in cui dovranno ritrovare una preziosa chiavetta USB.
Tale padre tale figlio, quindi, come recita il sottotitolo della versione italiana: in questo terzo capitolo tornano i consueti equivoci, a cui si aggiungono i simpatici (senza esagerazioni...) siparietti dell'adolescente che si vede aprire le porte degli spogliatoi femminili e prova ad approfittarne il più possibile.
Niente di che, come anche il primo e il secondo capitolo: per i fan di Lawrence però è perfetto. Decisamente troppo lungo (si sfiorano le due ore!), però...
Nel cast Brandon T. Jackson è il figliastro, Jessica Lucas è Haley, Portia Doubleday è Jasmine, Ana Oritz è a capo della scuola e Ken Jeong il postino con cui Turner litiga. Dirige come nel secondo film John Whitesell.
(http://newamericancomedy.blogspot.it/2012/08/big-mama-3-tale-padre-tale-figlio-big.html)
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