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Tutti al mare

Regia di Matteo Cerami vedi scheda film

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La recensione su Tutti al mare

di supadany
6 stelle

Tentativo, in parte riuscito, di fare una commedia diversa dal solito e con echi d’altri tempi per stile e modi pur raccontando l’Italia di oggi, sospesa tra le più varie, quanto ambigue e non sempre edificanti, umanità che affollano il nostro quotidiano vivere.
Maurizio (Marco Giallini) come ogni mattina d’estate si reca al suo chiosco in riva al mare, che ben presto viene raggiunto da personaggi di vario stampo.
C’è l’aspirante suicida (Ennio Fantastichini), lo smemorato (Gigi Proietti), una coppia di donne (Ambra Angiolini e Claudia Zanella), la star della televisione (Anna Bonaiuto), due amici un po’ disorientati (Libero De Rienzo e Francesco Montanari), un nonno (Sergio Fiorentini) che racconta al nipotino vecchie storie, il pescatore Alfredo (Ninetto Davoli) e lo jettatore (Franco Pistoni).
Commedia corale che copre un largo spettro di personaggi con una leggerezza che da un lato è un gran bel pregio (soprattutto di questi tempi dove nella commedia italiana c’è la smaniosa ricerca dell’artificioso), dall’altro non sempre riesce a lasciare qualcosa di realmente tangibile.
Non mancano incursioni d’autore (per esempio il cavallo che entra ed esce dalla scena, inseguito a debita distanza dal fantino Valerio Mastandrea), anche se non colpiscono il bersaglio grosso, ed anche tra tutti i tanti personaggi c’è chi si erge in alto (Giallini, Proietti e Pistoni su tutti) e chi invece risulta latitante, soprattutto perché la scrittura non lo premia (Ambra Angiolini, Libero De Rienzo e Francesco Montanari).
Ma alla fine si racconta l’Italia meglio che in tante altre circostanze (fantastica la “processione” di funzionari che con la scusa di un controllo fiscale si passano la giornata in spiaggia a gratis) ed in questo contesto scanzonato, ma anche meno superficiale di quanto si possa pensare, il tutto si può tranquillamente guardare sotto un’ottica diversa (lapalissiano il riferimento a “Casotto”, anche per alcune presenze simboliche), senza fare i saccenti, ma anzi con genuina sensibilità.
Insomma si ride abbastanza, si vede una nazione allo specchio, certo probabilmente si poteva fare anche meglio, ma in ogni caso lo spirito che anima questa commedia è quello giusto e tutto sommato non ci si può lamentare, soprattutto se prendiamo come riferimento le commedie balneari italiane degli ultimi anni.
Discreto.
VOTO : 6,5/10.

Su Matteo Cerami

Interessante nell'insieme, anche se non tutto funziona al meglio.

Su Anna Bonaiuto

Nei panni di una "diva" televisiva.
Discreta.

Su Elio Germano

Mi è sfuggito ...

Su Libero De Rienzo

Un pò imbrigliato in un ruolo così così, peccato perchè di solito ha bisogno di più estro per ben figurare.

Su Ambra Angiolini

Un pò evanescente (non solo per colpa sua).

Su Ninetto Davoli

Simpatiche le sue incursioni che riportano la mente a tempi gloriosi ormai andati.

Su Ennio Fantastichini

Nei panni di un "suicida" un pò "toccatello".
Bislacco.

Su Francesco Montanari

Si muove in coppia con Libero De Rienzo, ed i loro spezzono non offrono molto.
Niente di che.

Su Gigi Proietti

Bel ruolo in cui lui si diverte alquanto, soprattutto quando nella prima parte può dar sfogo alla sua innata verve comica.

Su Ilaria Occhini

Controllata.

Su Vincenzo Cerami

Sufficiente.

Su Marco Giallini

Il suo è il personaggio attorno al quale ruota tutto.
Intelligente, alla mano, simpatico, insomma la scelta del casting è stata ripagata alla grande.
Bravo.

Su Sergio Fiorentini

Piccola parte, ma fatta come si deve.

Su Claudia Zanella

Abbastanza anonima.

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