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Easy Girl

Regia di Will Gluck vedi scheda film

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La recensione su Easy Girl

di supadany
6 stelle

Una piccola, per quanto innocente, bugia, a volte può dar seguito ad un circolo vizioso impossibile da arginare, soprattutto nel mondo ristretto dei più giovani e degli integralisti, sotto qualsiasi tipo di forma, che non perdonano niente e sono disposti a battaglie fuori di senno per difendere i propri ideali.

Succede così che Olive (Emma Stone), in seguito all’invenzione di un week end piccante che in realtà non ha trascorso, si è infatti rinchiusa in casa per non farsi scoprire, finisce nell’occhio del ciclone additata di essere una ragazza facile.

All’inizio sta al gioco e costruisce altre palle vendendo notti di sesso, che in realtà non avvengono, ai ragazzi che hanno bisogno di dimostrare qualcosa.

Quando il gioco le sfugge di mano, cerca un modo per smascherare tutta la sua messa in scena, ma tornare indietro è più complicato di quanto potesse immaginare.

Commedia giocata tutta attorno alla figura di Emma Stone, con dialoghi veloci, anche un po’ logorroici, e con un meccanismo elementare, ma che funziona in maniera diligente, anche se soprattutto orientato su una ripetitività che man mano si orienta sull’accumulo e su situazioni sempre più pericolanti (la protagonista si trova, gioco forza, a coprire la moglie del suo professore di riferimento).

Per buona parte risulta un prodotto spigliato ed il cast di comprimari, per quanto molti si trovino proprio a non poter offrire granchè, fornisce un aiuto discreto, soprattutto la coppia di genitori un po’ scoppiati formata da Stanley Tucci, grandissimo quando deve scegliere il film da vedere tutti insieme sul divano, e una svampita Patricia Clarkson che dal canto suo ha un passato che ricorda quello della figlia, ma senza bugie di mezzo.

Purtroppo il film si perde un po’ sul finale, quando cioè deve ricomporre i pezzi e mettere le cose a posto, la soluzione infatti è abbastanza semplice e manca di quella freschezza che in precedenza, seppur senza fare cose importanti, la pellicola aveva dimostrato di possedere.

Risulta nel complesso essere una commedia mediamente divertente, con un buon numero di citazioni (su tutto “La lettera scarlatta”, e la protagonista della versione più recente, ovvero Demi Moore) ed una protagonista scaltra, ma John Hughes, anche lui ampiamente citato, rimane un’altra cosa rispetto al pur più che dignitoso Will Gluck.

Più che sufficiente.

Su Will Gluck

Nel complesso non male, per buona parte tiene un buon ritmo, anche se poi cala vertiginosamente nel finale.

Su Emma Stone

Protagonista a tutto campo, molto sveglia e appariscente nelle espressioni.
Attiva e determinata.

Su Penn Badgley

Sufficiente.

Su Amanda Bynes

Nei panni di un'incallita puritana fa una certa impressione.
Ma funziona abbastanza bene e forse ciò accade anche per questo motivo.

Su Dan Byrd

Nei panni di un ragazzo gay che vuole simulare un'uscita con Olive per non avere problemi a scuola.
Sufficiente.

Su Thomas Haden Church

Piccolo ruolo interpretato con mestiere.
Pienamente sufficiente.

Su Patricia Clarkson

In versione ex figlia dei fiori, da vita ad una mamma fuori dalle consuetudini con una leggerenza che conquista.
Brava.

Su Cam Gigandet

Piccola parte, un pò troppo macchiettistica.

Su Lisa Kudrow

Anche lei ha un ruolo di puro contorno e quando è in scena offre un onorevole contributo.
Sufficiente.

Su Malcolm McDowell

Ruolo minuscolo, è quasi come se non ci fosse.
Peccato.

Su Aly Michalka

Nel ruolo della migliore amica, almeno fino ad un certo punto, di Olive, direi che è, per così dire, prorompente.

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