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Nero criminale. Le belve sono tra noi

Regia di Pete Walker vedi scheda film

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denis00089

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La recensione su Nero criminale. Le belve sono tra noi

di denis00089
8 stelle

L' Inghilterra che spaventa

Nel 1957 , in una città del Regno Unito, due coniugi dediti al cannibalismo vengono processati e rinchiusi per 15 anni all'interno di un istituto mentale.
Scontata la pena, la coppia si trasferisce in una fattoria cercando di inserirsi nuovamente nel tessuto sociale; le pulsioni omicide e la sete di sangue sono peró troppo forti per essere placate , generando inevitabilmente una nuova serie di terribili delitti.
 Spetterà alla figlia maggiore trovare una via di fuga da questo spaventoso incubo.
 
 Uscito un pó in sordina negli ormai lontani anni 70 , " Nero criminale"( Aka " Frightmare") è in realtà un piccolo gioiello dell'horror britannico (dove l'Italia regnava quasi incontrastata) . Il regista Pete Walker , esperto di pellicole low budget, confeziona con pochi mezzi un'opera sicuramente inquietante e nera come la pece, dove una sorta di pessimismo cosmico attanaglia e schiaccia lo spettatore mettendolo sempre sul "chi va lá ".
 Con una regia asciutta ma dannatamente efficace, l'autore riesce ad imprimere momenti di sano terrore grazie a delle sequenze di incredibile cattiveria e cinismo, coadiuvate da una rozza ma indicata violenza splatter, sicuramente inusuale per l'epoca. La vera essenza malvagia della pellicola è però il personaggio di Sheila Keith (attrice feticcio di Walker), psicopatico fino al midollo e capace di raggellare il sangue con un semplice battito di ciglia (da segnalare peró anche la controparte maschile, nello specifico il notevole Rupert Davies). Prima di "Non aprite quella porta", e prima di molti altri film del filone , il film di Walker è senza dubbio una delle prime ad aver descritto la disfunzionalità di un intero nucleo familiare all'interno di una società caotica e  ancora non del tutto capace di un qualsivoglia rinnovamento. 
 
Da vedere.
 
Voto: 8
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