Regia di Tony Scott vedi scheda film
In passato Scott è stato un regista a suo modo epocale, in grado di rompere gli schemi con autentici film di culto quali “Miriam si sveglia a mezzanotte” (1983), “Top Gun” (1986) e “L’ultimo Boy Scout – missione: sopravvivere” (1991).
Negli ultimi anni ha decisamente abbassato la guardia a causa di opere più o meno trascurabili come “Dejà vù” (2006), “Domino” (2005) o “Pelham 1-2-3” (2009).
Non si può propriamente parlare di rinascita o ritorno alle origini con “Unstoppable”, eppure trattasi di un film davvero bello, emozionante, teso e spettacolare.
Abbracciando l’estetica da videoclip, marchio di fabbrica di tutta la filmografia del cineasta, Scott conferisce all’opera quella potenza visiva che ha contraddistinto le sue pellicole migliori.
Ma la vera grandezza di “Unstoppable” sta nell’azione, che non scaturisce affatto dal treno in costante e irrefrenabile corsa, bensì dal montaggio, sommo motore dinamico del quale viene fatto uso magistrale.
Anche l’intrattenimento più puro, quello privo di pretese e sfaccettature, ha ragion d’essere solo se nobilitato da un sapiente e colto lavoro di regia.
Tutto il resto, poi, lo fa Denzel Wahshington.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta