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Damaged lives

Regia di Edgar G. Ulmer vedi scheda film

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La recensione su Damaged lives

di mmciak
6 stelle

"Damaged lives" diretto nel 1933
da Edgar G. Ulmer,devo dire che
non mi è dispiaciuto.

La storia si svolge a New York e racconta
Donald Bradeley,è un giovane dell'alta borghesia
che ha una relazione da lungo tempo con Joan.

Però una sera disdice un appuntamento
con Joan per andare a
una cena d'affari e conosce
Elise Cooper,e ha un'avventura
di una notte.

Quando, dopo le nozze, Joan è in attesa di un bambino,
le telefona Elise per andare subito a casa sua che deve
comunicagli una cosa urgente.

Allora Donald si fionda a casa sua dove trova anche
un infermiera che assiste Elise e gli confessa di
avere contratto la sifilide,e che senza volerlo
gli è la passata a lui.

Il Film prodotto dalla  Weldon Pictures
e rappresenta il 3° Lungometraggio
(il 2° a soggetto e con regia solitaria)
del geniale regista Edgar G. Ulmer,
riscoperto perché abituato a lavorare
con Budget risicatissimi e un Re del
B Movie,ma degno della serie A per
la sua creatività dietro la macchina
da presa.

Questa volta infatti è già alle prese
con un Budget ridicolo che Hollywood
gli aveva messo a disposizione e con
una storia melò racconta di una coppia
dove Donald,uomo sempre impegnato
negli affari,una sera conosce una donna
e passa una notte con lei.

Il regista sempre con leggerezza ci fa capire
gli eventi che succedono con dei movimenti
di macchina molto efficaci,come quando appunto
poco prima di andare nella camera da letto,
ma pure coglie una intensa drammaticità
quando Elise gli comunica di essere
malata e poi dopo si spara.

Poi comunque non si nomina mai
la infezione,ma la capisci lo stesso,
e il messaggio di stare attenti alle
malattie infettive è chiaro,soprattutto
nella scena quando il Dottore fa vedere
i vari pazienti infetti e lui è sconvolto.

Comunque il Dottore gli dice che può
guarire lei e la moglie incinta con una
terapia di due anni,ma Ulmer ha l'obbiettivo
di mettere in scena una pellicola disperata,
e te la trasmette anche con 54 minuti di durata.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove spiccano le interpretazioni di
Lyman Williams,nel ruolo di Donald Bradley Jr.,
che solo con i suoi occhi sgranati riesce a trasmettere
la sua disperazione,la bella e brava Diane Sinclair
nel ruolo di Joan che da molto amore a Donald
anche quando scopre il tradimento che lui ammette
e la bionda Charlotte Merriam in quello di Elise,
che all'inizio è un personaggio seducente e brillante
per finire disperato,e poi figurano anche:

Harry Myers, Marceline Day, Jason Robards Sr.,
Murray Kinnell,George Irving,Cecilia Parker
e  Almeda Fowler.

Invece nel reparto tecnico segnalerei la
suggestiva Fotografia in bianco e nero
di Allen G. Siegler,che è una delle potenze
in tutto il complesso.

In conclusione un Film gradevole,
che ha un messaggio moralista
di stare attenti alle malattie infettive
e di prenderle in tempo e lo realizza
con disperazione cogliendo una drammaticità
intensa,ma alla fine con speranza di una vita
che può ricominciare.

Poi Ulmer dopo realizzerà dei Capolavori
e Film superiori a questo,ma rimane sempre
che ha colto nel segno e sceglie tematiche
che ancora oggi sono attuali.

Il mio voto:6,5.



 

   

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