Regia di Julio Medem vedi scheda film
Qui una buona storia da raccontare ci sarebbe, ma Medem è talmente preso a impressionare lo spettattore che finisce col buttare tutto in vacca. Davvero un'occasione sprecata.
Ai, Medem Medem! Tutto quel che ci si aspetta da un cineasta la cui sola idea (ossessione?) è impressionare lo spettatore, fargli esclamare “wow!”, tutto ma proprio tutto ciò è presente ne “El caos de Ana”. Eppure la storia ci sarebbe (anzi, ce ne sono fin troppe), ma è trattata in maniera talmente caotica (e non basta dire che la parola “Caos” da il titolo al film...) e confusionaria da lasciare, a visione ultimata, con un indicibile senso di incompiuto e un domanda: qual'era l'obiettivo del suo autore, cosa voleva dirci con questo film? Davvero un'occasione sprecata. Nota a parte per l'attrice protagonista, la giovanissima Manuela Velles, praticamente eclissatasi dopo questo (apparentemente promettente) esordio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta