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L'esplosivo piano di Bazil

Regia di Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film

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La recensione su L'esplosivo piano di Bazil

di supadany
8 stelle

VOTO : 7,5.
Ancora una volta Jeunet colpisce il bersaglio grosso realizzando un piccolo grande film fatto d’ingranaggi oliati alla perfezione e caratterizzato nel midollo da un tripudio di invenzioni che travolgono lo spettatore dall’inizio alla fine.

Così, senza un atttimo di tregua, un grande, quanto intelligente e di cuore, spettacolo è cucinato e servito in grande stile.

Bazil (Dany Boon) dopo aver perso il papà da bambino per colpa di una mina, si becca una pallottola in testa per sbaglio davanti alla videoteca dove lavora.

Salvo per miracolo perde però casa e lavoro, finendo a vivere per espedienti in strada, ma è qui che conosce una combriccola di vigorosi emarginati.

Con loro divide un piccolo tugurio ricavato tra i rottami, ma il suo obiettivo diventa quello di prendersi una rivincita nei confronti dei due mercanti d’armi che gli hanno rovinato la vita.

Con l’aiuto dei suoi nuovi amici, e della sua mente geniale, metterà a soqquadro le loro abitudini cercando di trarli in inganno.

Jeunet confeziona una brilante commedia d’avanguardia (ma anche un po’ di “retroguardia” visto il suo gusto molto personale e fuori da ogni coro), ancora una volta molto particolare e valorizzata da una miriade di piccole e gustose scene che riempiono una trama piacevole, ma che in altri mani non avrebbe certo condotto al grandissimo risultato qui invece conseguito in assoluta scioltezza.

Infatti le sorprese, mai come in questo caso, sono letteralmente dietro l’angolo, dalla situazione più omologata basta davvero un attimo per ritrovarsi in mezzo ad un’azione fatta di tanti meccanismi che si muovono all’unisono (vedi i piani di Bazil in aeroporto e nelle case dei mercanti d’armi, oppure il finto viaggio aereo) e di battute congeniali a personaggi surreali (tra la ragazza che sa tutto sui pesi, sulle dimensioni e sulle composizioni di ciò che guarda, o il ragazzo che parla sempre e solo per detti popolari).

In più tutta la confezione è sempre molto curata, caratterizzata anche da alcuni scorci paesaggisti preziosi o anche post moderni (vedi la tana del gruppetto di reietti) e non manca neppure un pizzico di sentimento.

Molto bravi anche tutti gli attori, soprattutto Boon dimostra di essere una maschera tragicomica di grandissimo valore (altro che “Giù al nord”), anche perché la direzione degli stessi da parte del regista è tanto articolata quanto equilibrata.

Insomma questo “Micmac a tire larigot” è un piccolo gioiello per cuore, occhi e cervello (almeno nella sua componente legata alla curiosità), forse un po’ troppo stralunato per essere considerato un capolavoro in senso stretto, ma se non lo è, allora poco ci manca.

Pregiato.

Su Jean-Pierre Jeunet

VOTO : 7,5.
Amplifica ancora di più, per quanto possibile, il suo innato estro e la sua straordinaria fantasia confezionando un film ricchissimo di spunti ed idee, che spesso soni proprio geniali.
Brillante anche la direzione degli attori.

Su Dany Boon

VOTO : 7++.
Maschera perfetta per un film come questo, nel quale, oltre alla simpatia, fa trapelare dai suoi occhi anche altri sentimenti diversi del suo personaggio.
Molto bravo, qui anni luce migliore rispetto al più conosciuto "Giù al nord".

Su André Dussollier

VOTO : 6++.
Solido e sicuro nei panni di un mercante di armi.

Su Nicolas Marié

VOTO : 6++.
Secondo mercante d'armi in scena, la sua interpretazione è caratterizzata con destrezza.

Su Jean-Pierre Marielle

VOTO : 6+.
Decano del gruppetto, non ha grandi spazi, ma si muove sempre con sicurezza.

Su Yolande Moreau

VOTO : 6,5.
Pittoresca, un pò sacrificata dalla storia, ma sempre convincente quando è chiamata in causa con quel suo sguardo così dannatamente fuori dall'ordinario.

Su Julie Ferrier

VOTO : 6,5.
Una (altra) arma a sorpresa che rende il film ancora più sorprendente.
Il suo ingresso in scena (uscita da un frigorifero) è cult (così come le altre scene in cui fa valere le sue doti ginniche)!

Su Omar Sy

VOTO : 6,5.
Simpatico il suo personaggio (scritto in maniera decisamente fluida) che si esprime sempre e solo per detti comuni.
Con la sua personalità lo rende ancor più valido e vivace.

Su Dominique Pinon

VOTO : 6/7.
In un paio di scene strappa risate fragorose, ma poi è convincente in tutto il film 

Su Michel Crémadès

VOTO : 6++.
Simpatico e originale nel suo essere inventore silenzioso.

Su Marie-Julie Baup

VOTO : 6++.
Semplice e simpatica, altro personaggio riuscito.

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