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Caterpillar

Regia di Koji Wakamatsu vedi scheda film

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La recensione su Caterpillar

di bradipo68
8 stelle

Un uomo senza arti può essere lo strumento di propaganda nazionalista per un Paese intero.
Ma cosa si nasconde dietro la facciata?
Caterpillar , ferocissima critica all'istituzione della guerra, del nazionalismo e aguzzo sberleffo al culto deviato della personalità, indaga in realtà sul dietro le quinte di tutta questa retorica per amor di patria.
Il tenente Kurokawa, eroe senza braccia nè gambe, sfigurato in volto, incapace di sentire e di articolare verbo, diventa un feticcio del potere, un torso umano, un albero senza rami  attaccato a tre medaglie bellissime da far ammirare a tutti e che somiglia alla fotografia dell'articolo tronfalistico di giornale che testimonia la sua grandezza.
Lui non vuole uscire, la moglie Shigeko prima lo vuole strangolare poi una volta accettato con estrema fatica decide di assolvere ai suoi obblighi coniugali. Ma proprio tutti.
Wakamatsu con un uso efficace del flashback e dei materiali di repertorio riguardanti il conflitto tra Giappone e Cina e la Seconda Guerra Mondiale, disegna con pochi tratti essenziali un quadro desolante di una nazione allo sbando e di una coppia legata suo malgrado da un passato di violenze e prevaricazioni e da un presente di sola facciata.
La quotidianità di Shigeko e del suo tenente è scandita da avvenimenti sempre uguali, senza scosse.
E tutto questo nell'atmosfera ovattata del piccolo villaggio dove ci sono solo vecchi, donne e bambini perchè gli uomini disponibili sono tutti al fronte, acquista risonanza ancora maggiore.
Ognuno si prostra rispettosamente davanti a quel simbolo grottesco del coraggio che è il tenente Kurokawa, nominato all'unanimità dio della Guerra e portato a passeggio dalla moglie in un carrettino malmesso. Tutto questo le serve solo per ottenere più cibo e  considerazione in un periodo in cui la fame attanaglia tutti.
Se Shigeko all'inizio vuole strangolare quel bruco grasso (caterpillar in inglese vuol dire bruco) capace solo di strisciare che è tornato dalla guerra, poi rientra nel suo ruolo subalterno che la società nipponica ha ritagliato per le donne.
Ma è tutto finto, decide lei per entrambi concedendo al marito lo sfogo sessuale come contentino, uno dei suoi doveri in cambio dei (relativi) privilegi che ottiene.
Tra E Johnny prese il fucile e la versione soft  L'impero dei sensi, Caterpillar non vuol essere cinema scandalo, nè vuole far leva sulla visione potentissima di questo freak agghindato in divisa come succedeva nel pessimo Boxing Helena (indegno termine di paragone).
Caterpillar è un apologo sulla bestialità della guerra e sulla solitudine, sull'ipocrisia e su tutto quello che si nasconde dietro l'apparenza rassicurante del focolare domestico.
Kurokawa non è un eroe e lo sa benissimo.
"E' finita la guerra! E' finita la guerra!" strilla correndo lo scemo del villaggio.
E' finita anche per Kurokawa. Strisciando.
(bradipofilms.blogspot.com)

Su Koji Wakamatsu

lunghi piani sequenza ed efficaci flashback con aggiunta di materiali di repertorio.Rigorosa.

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