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Basilicata Coast to Coast

Regia di Rocco Papaleo vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Basilicata Coast to Coast

di Enrique
7 stelle

Si legge Basilicata coast to coast e si pensa subito ad uno di quei rocamboleschi road movie senza tempo che hanno nella leggendaria Route 66 la loro via d’accesso diretto alle corde più intime dell’anima...

Poi inizia il film e si capisce immediatamente che l’andazzo sarà ben diverso, o meglio: l’obbiettivo, sotto sotto, è lo stesso (i protagonisti di questa storica, quanto comica, impresa - fare, a piedi, poco più di un centinaio di km in 10 giorni, anziché, in macchina, in un’ora e mezza - faranno presto i conti con gli inevitabili bilanci esistenziali: Paul Hackett), ma gli italici mezzi sono quello che sono: ovvero un decrepito carretto e una terra - la Basilicata, per l’appunto - snobbata dai più, ma, proprio per questo, (forse) rimasta vergine e incontaminata, la cui atavica bellezza ed innocenza valeva quindi la pena essere decantata (obbiettivo, questo sì, certamente raggiunto, visto che molte scene hanno davvero il sapore dello spot pubblicitario - marcopolo30 - così da sembrare commissionate dalla lucana pro loco).

 

Ma, anche al di là di questa comprensibile pecca, il film (distaccandosi nettamente dalla palude delle deprimenti commedie italiane degli ultimi anni: hupp2000) mi sembra ugualmente ben fatto (e non mi pare mica poco per l’esordio alla regia di R.Papaleo, nelle vesti, altresì, di efficace cantautore delle bellezze della sua terra: bradipo68). Certo, non va visto (solo) come una giocosa commedia. Perché, sì, parte come una scoppiettante, frizzante commedia baciata dal sole, ma presto si evolve in un’introspezione poetica e randagia, per finire - all’alba di un’uggiosa mattina pre autunnale - come dramma amarognolo e malinconico, di quelli che lascerebbero a bocca asciutta se non fosse per quella stupenda chicca (la canzone Mentre dormi) che (mentre scorrono i titoli di coda) ci regala il mitico Max Gazzè (della cui partecipazione straordinaria il film ha peraltro beneficiato), il quale, evidentemente stanco del suo (quasi) ininterrotto mutismo, si lasca finalmente andare ad un dolcissimo sfogo intimo.

Una Basilicata così, chi ce l’aveva mai raccontata?

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