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Marnie

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su Marnie

di maso
8 stelle

"Marnie" è un film importante nella carriera di Hitchcock per delle ragioni positive ma allo stesso tempo negative.

Molti sono al corrente del fatto che fu un insuccesso al botteghino, mentre pochi sanno che il legame professionale fra Hitchcock e la algida Tippi Hedren fu interrotto dopo questo film a causa del di lei rifiuto alle sue pressanti avances; nonostante ciò il personaggio femminile di Marnie rimane il più complesso ed atipico fra tutti quelli descritti dal maestro lungo la sua gloriosa carriera, ed è sicuramente spiazzante per lo spettatore scoprire che nella prima mezz'ora del film la protagonista ci venga descritta come una ladra abile e scaltra, mentre dopo l'incontro con Mark Rutland la storia vira bruscamente verso lo scavo psicologico del personaggio Marnie: le improvvise manifesazioni di terrore scolpite sul suo viso causate dal temporale o da una macchia d'inchiostro rosso versata sulla camicia bianca ci danno i primi indizi sulla radice del suo male.  

Questi impulsi incontrollabili suscitano l'interessamento per lei del ricco Rutland che non a caso ha la passione per la psicoanalisi, la zoologia, lo studio del comportamento animale che riversa anche in maniera morbosa nei confronti di questa misteriosa ragazza della quale si sta innamorando seppure in maniera non convenzionale, ma il voler curare il suo male oscuro e l'ossesssiva ricerca della origine delle sue turbe psichiche è da considerare comunque una manifestazione di grande amore da parte di un uomo bello e potente che potrebbe avere qualsiasi donna più felice e benestante della sfuggente Marnie.

La storia di questo film è quindi incentrata sulla relazione mutevole e difficoltosa fra questi due personaggi che si sono incontrati quasi per caso, ma non è poi una coincidenza se si sviluppa tra di loro una relazione, poichè Marnie ha tanto bisogno di aiuto quanto Mark ha bisogno di una figura completamente diversa dai canoni classici di donna servizievole ed accondiscendente come può essere Lil, che sarebbe pronta a crollare ai suoi piedi con un semplice schiocco delle dita; Marnie vive invece sul filo del rasoio per i suoi precedenti furti, ha tendenze suicida, una repulsione incomprensibile nei confronti degli uomini e non ci si può fidare troppo di quello che dice, Mark ricomponendo il puzzle pezzo per pezzo scoprirà l'origine del disagio e conquisterà il cuore di Marnie.

I colori meravigliosi incamerati da Hitchcock diventano lo sfondo perfetto dove far muovere con estrema grazia i suoi capacissimi protagonisti, che sono come già detto una intensa Tippi Hedren, elegante, impaurita, bella e psicopatica al punto giusto, alla quale si contrappone un grande Sean Connery in piena era Bond, ed è importante secondo me sottolineare come nonostante l'aspetto da OO7 il leggendario attore scozzese non connota il suo personaggio con atteggiamenti da rubacuori ma piuttosto con movimenti dosati dello sguardo ed espressioni sapienti e riflessive del viso che si contrappongono intelligentemente a quelle impulsive della Hedren.

"Marnie" è una storia d'amore complessa, un film diverso dai più gettonati di Hitchcock, è per questo che lo apprezzo molto anche se non lo classifico nella top ten del maestro e se devo trovargli un difetto potrei farlo criticando il finale un pò prevedibile ma mi piace comunque che per una volta Hitch abbia messo il sale sulla coda in uno dei suoi film.

 

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