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Fratellanza. Brotherhood

Regia di Nicolo Donato vedi scheda film

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La recensione su Fratellanza. Brotherhood

di Stuntman Miglio
6 stelle

Interessante esordio su grande schermo del regista italo-danese Nicolo Donato nonché vincitore del Marc'Aurelio d'oro al Festival di Roma del 2009, "Brotherhood" è un duro spaccato di società contemporanea che mette in scena una vicenda estrema ma non per questo incredibile od improbabile. Nell'algida provincia nordeuropea non sorprende infatti trovare piccoli (ma neanche tanto) gruppi neonazisti alle prese con un viscido reclutamento fra i giovanissimi puntando sulle piaghe di un disagio e di un malcontento sociale sempre più marcato, fatto d'insicurezze, d'ignoranza e di mancata coscienza sostituita dall'estremo bisogno di appartenere a qualcosa di più grande. E' in questo contesto di false verità e di bieca discriminazione che Jimmy e Lars muovono i primi passi di una storia d'amore clandestina e quantomai pericolosa poiché in diretta antitesi con il movimento da loro supportato. Un soggetto delicato ed ambizioso che Donato mette in scena con incredibile efficacia soprattutto nella prima parte, quella in cui c'introduce in un mondo assuefatto al cameratismo ed in cui eccessi e violenza fisico-morale sono all'ordine del giorno. E' proprio grazie a questa accurata contestualizzazione e all' ottimo lavoro fatto sui personaggi che il crescendo di passione fra i due uomini non risulta forzato o pretestuoso dando luogo ad una parte centrale altrettanto tesa e convincente, pervasa da un'atmosfera di minaccia che aumenta via via che l'amore fra i due va consolidandosi. Inevitabile che gli eventi prendano poi la piega dell'imprevisto e della rappresaglia ed è qui che il film rientra in binari più convenzionali regalandoci colpi di scena tutto sommato prevedibili. Convincente ed intensa, ad ogni modo, la prova del cast così come quella di Donato dietro una macchina da presa che non specula su immagini e sequenze disturbanti ma che si limita ad osservare l'evolversi degli eventi alternando le giuste dosi di trasporto e distacco. Coraggioso, anche se non fino in fondo, "Brotherhood" rimane comunque una produzione decisamente degna di nota, soprattutto oggi che, in paesi come la Grecia, si fanno strada realtà inquietanti come Alba Dorata. Per non dimenticare.

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