Espandi menu
cerca
Qualcosa di speciale

Regia di Brandon Camp vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Viola96

Viola96

Iscritto dal 1 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 130
  • Post 9
  • Recensioni 221
  • Playlist 52
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Qualcosa di speciale

di Viola96
4 stelle

Qualcosa di speciale è il subdolo manifesto di quello che resta del cinema hollywoodiano,con tanto di salsa romantica e mancanze varie. Vorrebbe essere il Tra le Nuvole delle vite complicate,ma è solo un triste e non curante della realtà soggetto ad evoluzioni di personalità e umore che risentono di un'inadeguata cornice socio-culturale e di un'inenarrabile storia,che sembra sempre di contorno. Sarebbe,come il film di cui ho parlato sopra,ma Eckart non è Clooney e soprattutto Camp non è Reitman. La storiella è al massimo paragonabile ai racconti introversi e psicologici à la Remember Me,ma con molta meno grinta e voglia di mettersi in gioco. La Aniston dovrebbe essere la donna che fa riscoprire ad Eckart di essere un uomo e quindi di poter amare,ma sembra più una semplicissima amica,che una focosa amante,che una femme fatale. Naturale,pensandola come gli sceneggiatori del film,tirare fuori,a mò di talk televisivo pomeridiano,tutti i fatti tristi della vita delle persone: C'è chi ha perso il figlio,chi non riesce a darsi pace per la morte di un caro,chi ha ucciso e se ne pente amaramente. I due protagonisti,poi,sono uno più out dell'altro. La Aniston,che recita come se dovesse prendere una scossa d'elettricità da un momento all'altro,ha paura d'amare(oh,che novità!) e non vuole relazioni serie. Eckart,che sarebbe un buon attore,viene relegato in una parte che evidentemente non fa per lui,e non si cala nella parte. Interpreta uno scrittore che ha perso la moglie in un incidente d'auto e riscopre o almeno tenta di riscoprire l'amore. Lo zuccherossimo finale,da diabete,è l'unica parte del film in cui non ti sfiora il desiderio di spaccare la tv e ballare sulle sue ceneri. Camp costruisce una vicend incentrata più sul cercare la lacrima a tutti i costi,che sul creare sul serio vere emozioni pure. Probabilmente assimilato al cinema di Nick Cassavetes,Qualcosa di speciale è il Closer dei poveri,che non detiene nessunissima riuscita e fallisce perfino nel tentativo di ricrearsi e piacersi. E quando nel finale pretende perfino di sfociare in una fin troppo facile sorpresona,che fa cambiare(anche se non di tanto) il giudizio sul protagonista,il film tocca il suo fondo più totale. Insomma,il cinema hollywoodiano,quando non è impegnato a mandare omini blu su pianeti sconosciuti o a continuare all'infinito saghe leggendarie(?),deve ricorrere alla sua classicità. Peccato che il tono classico,in una vicenda che tenta di aprire una parentesi sul presente,stoni. E allora è proprio qui che casca l'asino,e il film di Camp.

Sulla trama

Banale.

Su Brandon Camp

Nulla da ridire,semplicemente mediocre.

Su Jennifer Aniston

Non malissimo,intendiamoci.

Su Aaron Eckhart

Discreto.

Su Judy Greer

Mediocre.

Su Martin Sheen

Prova discreta,anche se si vede poco.

Su Sasha Alexander

Non male.

Su Dan Fogler

Così così.

Su Brandon Jay McLaren

Se la cava.

Su Joe Anderson

Così così.

Su Gina Holden

Niente male.

Su John Carroll Lynch

Non male.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati