Espandi menu
cerca
Il primo bacio

Regia di Riad Sattouf vedi scheda film

Recensioni

L'autore

bradipo68

bradipo68

Iscritto dal 1 settembre 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 265
  • Post 30
  • Recensioni 4749
  • Playlist 174
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il primo bacio

di bradipo68
8 stelle

Un film come questo è la misura aritmetica della distanza enorme che intercorre tra il cinema italiano e quello francese.Soprattutto nella caratterizzazione di un mondo così ricco di sfumature come quello degli adolescenti in mezzo al guado tra essere bambini ed essere qualcosa d'altro.Nel nostro cinema il guru di questo tipo di descrizoni è il factotum 47enne Federico Moccia .Ripeto 47enne,figlio di cotanto papà ,probabilmente un'adolescenza non l'ha mai vissuta e oggi pontifica sui giovani d'oggi con le sue frasette(chiamarle aforismi  è un sacrilegio) e la sua cinepresa rivolta a un mondo che non c'è con adolescenti di cartone figli di un talent show,ma forse figli più di un film di fantascienza.Un pò come Alberoni che parla ancora di sessualità alla sua veneranda età ultraottugenaria attingendo solamente al suo libro dei ricordi di decenni fa.Riad Sattouf ,32enne disegnatore di fumetti invece si immerge nel mondo dell'adolescenza vera,quella popolata di sfigatelli in affannosa ricerca della prima esperienza sessuale.La scuola è un campo di battaglia sentimentale in cui le storie nascono e muoiono nel corso di una lezione a scuola,un arena in cui competere gli uni con gli altri in cui conta più quello che sembri non quello che sei.Il protagonista è Hervè,nerd con apparecchio ai denti che ha una pericolosa tendenza a ricevere di continuo due di picche da parte delle ragazze.Fino a che Aurore,una sua compagna di classe gli mette gli occhi addosso anche a rischio di far finire l'amicizia strettissima tra Hervè e Carmel,arabo metallaro(sente Satana più vicino di Allah) con cui si parla solamente degli argomenti più scottanti come ragazze, sesso,pornografia,esperienze sessuali(sognate).Il tutto con assoluta leggerezza,senza morbosità e con un'ironia contagiosa(fenomenale quando Carmel presta a Hervè la sua rivista "proibita",il reparto lingerie di un catalogo francese equiparabile ai nostri Postalmarket o Vestro).Oltre a descrivere in modo così realistico il mondo adolescenziale da dentro,Sattouf ne ha anche per i genitori:le famiglie sono ristrette e i genitori brillano per assenza oppure quando ci sono(la madre di Hervè) sfiorano l'invadenza.Sono trattati anche loro come degli adolescenti per i quali la carta d'identità mente,hanno i loro problemi di depressione,di solitudine,il bisogno di comunicare con qualcuno.Come è efficace la galleria dei genitori devo dire di aver trovato esilarante quella dei professori:una proiezione al futuro dei tipi antropologici presenti nella scuola.In questo film a mio parere ci sono molte reminiscenze di Truffaut:questi adolescenti mi sembrano i bambini della classe nel film Gli anni in tasca,con un linguaggio aggiornato e modi di fare perfettamente ancorati al nuovo millennio.Mentre i ragazzi del tempo delle mele ora sono diventati genitori.Sattouf sicuramente ha guardato il film di Pinoteau ma è andato oltre,stando al passo con i tempi e levando la patinatura di quei tanto bistrattati anni '80.Inoltre non ha alcuna pretesa sociologica,non vuole pontificare su questi giovani,li racconta semplicemente nel modo più realistico possibile,sorridendo non di loro ma con loro e catturando la loro spontaneità come meglio non si potrebbe.Esattamente come Truffaut.Non racconta una vicenda vera e propria(perchè la storia di Hervè è comunque un divenire continuo) ma racconta un'atmosfera,un microcosmo fotografato nelle sue contraddizioni,un gruppo di ragazzini che incanta e tiene incollati allo schermo.Nulla di patinato.Lezioni di vita reale.A scuola.   

Su Riad Sattouf

quasi piglio documetaristico per catturare al meglio il linguaggio di questi giovani

Su Emmanuelle Devos

esilarante

Su Valeria Golino

da vedere il suo divertito cameo

Su

invecchia decisamente bene

Su Vincent Lacoste

eccezionale dei panni di Hervè

Su Noémie Lvovsky

eccellente nei pnni della madre nevrotica di Hervè

Su Anthony Sonigo

l'arabo più vicino a Satana che a Allah.Esilarante

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati