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Bruno

Regia di Larry Charles vedi scheda film

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La recensione su Bruno

di bradipo68
6 stelle

Il reporter gay austriaco Bruno, è la versione mittleuropea in carta carbone del reporter kazako Borat.Entrambi animati da un'ossessione.Se il kazako baffuto voleva andare negli Usa per incontrare Pamela Anderson(per lui l'icona definitiva americana),Bruno col suo accento finto teutonico e le sue mise da urlo è animato dalla volontà compulsiva di diventare famoso a tutti i costi.Ci sono molte similitudini tra i due ultimi film scritti e intepretati da Sacha Baron Cohen e non solo perchè è stato chiamato lo stesso regista per cercare di catturare le evoluzioni acrobatiche dell'attore inglese.La comicità di Cohen non sta tanto in quello che fa(nonostante abbondino le trovate gustose ed esilaranti,spesso oltre il limite del grottesco per non dire assolutamente demenziali) ma nella reazione che suscita nel malcapitato di turno che di fronte all'istrione Cohen si trova all'improvviso denudato(metaforicamente) davanti alla telecamera nel cui occhio meccanico vengono impresse tutte le sue reazioni istintive.Che spesso sono quelle che cerchiamo di nascondere in pubblico nel nome di un ipocrita politically correct.Ecco che,come succedeva in Borat,le parti migliori sono quelle in cui il film si trasforma in una sorta di candid camera non autorizzata in cui il punto focale della scena non è Sacha Baron Cohen ma la sua vittima(perchè qui di vittime parliamo)costretta a subire un crescendo di sollecitazioni provocatorie fino all'inevitabile rottura e tentativo di fuga.Non sarà grande cinema ,forse è più tv istantanea ma è indicativa dell'omofobia repressa in moltissimi e della stupidità conclamata di molti altri.Alcuni numeri da ricordare:l'intervista subito abortita con Paula Abdul seduti su improbabili sedie umane(a rimembranza dell'immortale poltrona in pelle umana che era status symbol nella gerarchia fantozziana),lo show demente testato sul pubblico alla CBS con annessa danza dell'ammenicolo,il flash dell'incontro poco urbano con Harrison Ford(due secondi in tutto),la canzone sui titoli di coda cantata oltre che dal protagonista anche da Elton John(al piano su sgabello umano),Bono Vox ,Sting e Snoop Dog.

Su Larry Charles

meglio nelle sequenze "rubate"

Su Sacha Baron Cohen

esilarante

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