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Snow Angels

Regia di David Gordon Green vedi scheda film

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Utente rimosso (Marcello Del Cam

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La recensione su Snow Angels

di Utente rimosso (Marcello Del Cam
8 stelle

 

 

David Gordon Green non è un regista che promette bene, in dieci anni ha al suo attivo (e al nostro passivo) quattro operine trascurabili tra cui una commediola Pineapple Express (Strafumati del 2008), un thriller modesto Undertow del 2004 e un futuro remake (dio ci scampi!) di Suspiria di Dario Argento.

I distributori si sono guardati bene dal fare arrivare sui nostri schermi il suo miglior film, questa ballata dolente tratta da un romanzo di Stewart O’Nan, sceneggiato dallo stesso Green.

Siamo a metà degli Anni Settanta in una small town senza nome, sotto un cielo cupo mai attraversato da un raggio di sole. Qui ha luogo la storia molto attuale di una bambina, oggetto di ricatto tra genitori separati e distratti sotto gli occhi di una comunità che vive a un palmo di naso dai vicini di casa che sanno tutto gli uni degli altri. Le storie dei figli dei genitori separati sono note, ma qui c’è aria di tragedia fin dall’inizio del film, nonostante un dolly riprenda dall’alto i ragazzi in uniforme rossa, gli studenti del liceo locale che sotto la direzione del maestro d’orchestra (Tom Noonan), dando fiato a fanfare e tromboni stanno eseguendo Sledgehammer di Peter Gabriel.

Nell’allegria generale di festa paesana, un colpo di arma da fuoco lacera l’aria, poi un secondo colpo lascia ammutolita la folla. Il giovane Arthur (Michael Angarano), il trombonista, ha capito: doveva accadere il peggio, lo sa da troppo tempo, nonostante lui abbia fatto finta di niente coltivando a colpi di sguardo il suo tenero amore verso una compagna di classe.

Un flashback riporta indietro nel tempo quei colpi di fucile, all’origine del disastro: qualche anno prima, Glenn Marchand (Sam Rockwell), uscito indenne da un incidente automobilistico e guarito (almeno così lui afferma) da etilismo cronico, vuole a tutti i costi ritornare a casa da sua moglie Annie (Kate Beckinsale). Annie, che nel frattempo, ha iniziato una focosa tresca con il marito della sua migliore amica, si oppone con tutte le forze a riaccogliere l’uomo e, per rendere ancora più definitiva la separazione, rende pubblico il suo menage extraconiugale. La reazione di Glenn è prevedibile, violenta, e diventa reazione omicida quando la piccola Tara, la bambina (Gracie Hudson) scompare tra le nevi.

Il distacco con cui il regista narra la vicenda fanno di Snow Angels un film dignitoso, narrato con piglio sicuro, scevro da fronzoli effettistici e con un rattenuto fondo di pietas. La fotografia del paesaggio nevoso, l’insistenza sui nembi grigi si addicono bene a rappresentare simbolicamente (anche un po’ didascalicamente) il clima soffocante dei piccoli centri dove gli uomini vivono quasi uno addosso all’altro.

A fronte, di questa quasi convivenza coatta, si ritrova una solidarietà sconosciuta agli abitanti delle moderne metropoli, una solidarietà che segue ma non anticipa la tragedia, la commenta ma è incapace di arrestarla. Del resto, i bambini e i ragazzini innamorati nulla possono fare perché l’innocenza trionfi sul male, possono solo pagare le colpe dei grandi (Tara) o suonare il trombone con tutto il fiato di gioia di una notte d’amore (Arthur).

Appunti:

 

Sull’interpretazione di Kate Beckinsale
Algida come il paesaggio, si accende di luce bellissima quando fa l’amore o affronta il marito. Ma che cosa si pretende dalla moglie di uno come Sam Rockwell?  

Sull’interpretazione di Sam Rockwell
Qualcuno si è accorto che Sam è un grande attore? E fino a quando gli faranno fare l’alcolista, il balordo, il dropout? Fino a quando conosceremo il finale di un film solo perché c’è lui? 

Sull’interpretazione di Michael Angarano
Un bravo giovine, non c’è che dire, a me sta antipatico.

Sull’interpretazione di Griffin Dunne
Invecchia bene quest’altro ‘spostato’. Qui fa il padre sciupafemmine di Arthur. Sembra il fratello di Jean-Pierre Leaud.

Sull’interpretazione di Tom Noonan
Dopo avere interpretato “Dente di fata - Dolarhyde” in Manhunter, il buon Tom allunga la sua sagoma perticoforme in molti film minori.

Sulla colonna sonora
Ballate di John Leach, Gene Autry, Dose One, Little Axe. Da segnalare, oltre Sledgehammer, This Gentle hearts like Shot Bird’s Fallen dei The Silver Mt. Zion Memorial e What Happens after  degli Explosions in the Sky.

 

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