Regia di Francesca Archibugi vedi scheda film
Un film tremendamente realistico, cosi realistico che pentra nel vissuto, e travolge nell'empatia come se fossimo in prima persona a vivere l'avventura di Alberto, che a sua volta guarda la vita e d'improvviso si ritrova a viverla continuando a guardarla, in una sorta di lacerazione irrisolta pirandelliana, in cui lo spazio dell'ironia, della solidarietà, della comprensione e del riservo, denota uno spirito fatto di quotidianità, di amore per le cose perse e ritrovate, per la vita stessa, così preziosa al limite della sua verità.
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